“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
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L’ultimo saluto di Catanzaro ai fratelli Corasoniti, il sindaco Fiorita: “Giornata di dolore collettivo. Ora intervenire sulle periferie”

“Oggi è il giorno del dolore, un dolore collettivo e quindi più acuto e straziante. Non ci saranno i genitori di Saverio, Aldo e Mattia a salutare per l’ultima volta i loro amati figli. Ci sarà, non solo fisicamente, tutta la Città, coinvolta in una tragedia assurda e finora inspiegabile che sta costringendo tutti a fare un profondo esame di coscienza”. Lo afferma, in una nota, Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, nel giorno dei funerali di Saverio, Aldo e Mattia Corasoniti, i tre giovani di 22, 16 e 12 anni morti nella notte tra il 21 e 22 ottobre nel rogo del loro appartamento del quartiere Pistoia del capoluogo calabrese in cui sono rimasti feriti in modo grave anche i genitori Vitaliano e Rita, il fratello Antonello, di 14, e la sorella Zaira Mara, di 10.

“Non importa che io sia sindaco – aggiunge Fiorita – da nemmeno quattro mesi, né servirebbe a nulla ricordare che il degrado delle nostre periferie si è sviluppato nell’arco di 20-30 anni nell’indifferenza generale. Nessuno può chiamarsi fuori e oggi tocca a me, come guida della nostra Comunità, farmi carico di questa immane tragedia e dei suoi dirompenti effetti sulla vita sociale della nostra Città. Ci siamo girati dall’altra parte, abbiamo lasciato indietro gli ultimi in tutti questi anni, quasi che non ci riguardassero i drammi quotidiani che si consumavano tra le mura degli insediamenti popolari. È il ‘sonno dell’indifferenza’, più volte denunciato da papa Francesco nei suoi discorsi. Dobbiamo vincere questo sonno, trasformare il dolore per l’orribile fine di questi tre ragazzi innocenti in una nuova forza e in una nuova energia”.

“Dobbiamo mettercela tutta – prosegue il sindaco di Catanzaro – sapendo che non sarà facile cambiare una realtà compromessa da troppo tempo. Ma sappiamo anche che dobbiamo ricominciare da lì, dalle periferie, dai caseggiati senza servizi, dai quartieri-dormitorio. Come ha scritto il poeta Pasquale Panella in un brano di ‘Notre Dame de Paris’: ‘Il mondo non è qua, ma è qua che cambierà e si mescolerà. E ricomincerà da qui’. Addio Saverio, Aldo e Mattia”.

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