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Verso l’8 ottobre, anche la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo a Roma per mettere al centro i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. La dichiarazione del segretario generale, Enzo Scalese

“Torniamo in piazza. Saremo in tanti a manifestare a Roma, ad un anno di distanza dal vile assalto fascista che ha distrutto la nostra sede nazionale. Ma saremo in piazza del Popolo, sabato 8 ottobre, assieme al nostro segretario generale Maurizio Landini, e ai rappresentanti di sindacati internazionali e di associazioni, anche per parlare di lavoro e dei diritti dei lavoratori in modo particolare, in momento molto delicato non solo per il nostro Paese”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.

“Salari bassi,  precarietà dilagante, infortuni sul lavoro, il ritorno alla legge Fornero, sanità pubblica e protezione sociale: sono questi alcuni dei grandi temi che abbiamo il dovere di riportare all’attenzione dell’agenda nazionale, perché le emergenze sono tante e le richieste delle lavoratrici, dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, sempre più in difficoltà a causa della crisi economica, non possono più essere disattese: è una questione di sopravvivenza, è un dovere sociale – scrive ancora Scalese -. Bisogna superare definitivamente il jobs act e la precarietà del lavoro e introdurre un salario minimo legato al trattamento economico complessivo dei contratti nazionali. Rivendichiamo una legge sulla rappresentanza per dire basta ai contratti pirata e il sostegno al reddito da lavoro dipendente e da pensioni, eroso dall’inflazione e dai costi energetici. Nel nostro Paese il lavoro è sempre più precario, sottopagato, insicuro: senza interventi immediati, con il peso dell’inflazione e della recessione, il rischio che scoppi una bomba sociale diventa sempre più concreto. C’è solo una cosa da fare, quindi: ascoltare il lavoro”.

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