“Dopo decenni di immobilismo, con le prenotazioni per le visite mediche che venivano prese solo telefonicamente e senza alcun coordinamento tra le diverse Aziende sanitarie, la Regione Calabria, su input del presidente Roberto Occhiuto, ha creato un Centro unico di prenotazione, il Cup unico, all’avanguardia e in linea con le migliori pratiche nazionali”. Lo afferma, in una nota, Gandolfo Miserendino, direttore generale di Azienda Zero.
“Prima c’era il caos. Da qualche anno, invece – aggiunge Miserendino – in Calabria si prenotano le visite mediche come nelle altre Regioni del Paese, con un sistema digitale e integrato, con controlli e trasparenza, con le Asp e le Ao che dialogano tra loro. Grazie a questa riforma e alla centralizzazione delle prenotazioni è possibile avere un monitoraggio costante sulle liste d’attesa per la specialistica svolto dalla Regione e dalle stesse aziende sanitarie per quello che riguarda i ricoveri. In seguito a questa azione riguardante il Cup unico, la Regione ha sempre più chiesto e ottenuto dai medici specialisti la condivisione delle proprie agende, in modo che le stesse potessero essere meglio integrate con il Centro unico di prenotazione. Il progetto prevede la condivisione delle agende di prestazioni specialistiche e diagnostiche tra strutture pubbliche, aziende sanitarie provinciali, ospedali e medici accreditati. Il tutto per avere maggiori controlli, visibilità in tempo reale delle disponibilità, pianificazione automatica tra prime visite e controlli, direttamente dal sistema Cup, integrazione di agende pubbliche e di medici convenzionati per garantire rapidità e uniformità nell’accesso. Con la gestione centralizzata delle agende e delle prenotazioni per prestazioni diagnostiche e specialistiche abbiamo piena interoperabilità tra sistema regionale e sistemi aziendali/provinciali, visibilità completa e trasparente dell’offerta sanitaria per i cittadini, coinvolgimento di tutti i canali (sportelli, call‑center, farmacie, app/portale regionale)”.
“È ovvio che questo processo, nato circa due anni fa – dice ancora il Dg di Azienda Zero – sia ancora in divenire e che possano esserci azioni o comportamenti non ancora sotto la lente d’ingrandimento dei nostri sistemi di controllo, ma far finta di non vedere gli enormi passi in avanti fatti non è intellettualmente onesto”.