“Credo che non ci sia sogno più bello di un mondo dove il pilastro fondamentale dell'esistenza è la fratellanza, dove i rapporti umani sono basati sulla solidarietà, un mondo in cui siamo tutti d'accordo solla necessità della giustizia sociale e ci comportiamo di conseguenza” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaI dubbi della Cisl medici su proroga quattro commissari aziende Asp Calabria:...

I dubbi della Cisl medici su proroga quattro commissari aziende Asp Calabria: “Un guazzabuglio surreale. Incertezze su legittimità decreto”

“Sorgono concreti dubbi e palesi incertezze sulla legittimità del Dca n. 434/2024, che proroga i commissari delle 4 Aziende calabresi (Asp di Catanzaro, Asp di Crotone, Gom di Reggio Calabria e “Dulbecco” di Catanzaro) per 45 giorni, in considerazione della scadenza al 31 dicembre 2024 delle misure straordinarie previste dal Decreto Calabria. Si è aspettato, inspiegabilmente, l’ultimo giorno per cercare di dare una guida alle Aziende dirette da commissari, alcuni dei quali senza i requisiti previsti dalla normativa statale”.

E’ quanto afferma Nino Accorinti della Federazione Cisl medici Calabria. “Tra i tanti dubbi – aggiunge Accorinti – il primo è fondamentale per inquadrare la controversa situazione. Se il Decreto Calabria è scaduto si possono ‘prorogare’ delle misure straordinarie che hanno consentito la nomina di commissari anche in pensione, come quello di Crotone? Sembrerebbe di no. Se davvero si trattasse di una ‘proroga’ perché si fanno firmare ai predetti Commissari una dichiarazione di inconferibilità e incompatibilità ‘in relazione al perfezionamento della predetta nomina’? Sembrerebbe una contraddizione in termini: da una parte è una proroga e dall’altra è una nomina. Un guazzabuglio surreale”.

“Ancor di più contradditoria – sostiene il dirigente sindacale – è l’approvazione dello schema tipo di addendum contrattuale al fine di regolamentare nel dettaglio i rapporti con i ‘nominati’ commissari straordinari a cui sarà corrisposto un compenso ad hoc stabilito dalla normativa regionale per i direttori Generali del Ssr, ai sensi di quanto previsto dal decreto legge n. 150/2020. La proroga di 45 giorni trarrebbe fondamento dal Decreto-Legge 16 maggio 1994, n. 293 che prevede come gli organi scaduti possano adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi di urgenza ed indifferibilità. Dunque, i ‘prorogati’ commissari dovranno stare bene attenti a valutare in questi 45 giorni gli atti da adottare con tutte le conseguenze anche erariali che ne potranno conseguire. Primo fra tutti è la nomina/proroga dei direttori amministrativi e sanitari. Si possono considerare degli atti di ordinaria amministrazione? Sembrerebbe di no. Siffatti atti, considerando la totale incertezza ed i dubbi sul DCA n. 434/2024 che ha prorogato i Commissari, potrebbero produrre la nullità di tutti i provvedimenti conseguenti. Certamente, le palesi contraddizioni giuridiche emerse dallo stesso Dca non possono non incidere sui processi decisionali dei ‘prorogati/nominati’ commissari straordinari, rischiando in questi 45 giorni di far degenerare il sistema e di conseguenza l’efficienza e la qualità dell’attività assistenziale”.

Articoli Correlati