È necessaria una cultura della sicurezza per evitare i continui infortuni sul lavoro, troppi dei quali con
esiti mortali.
Anche quest’anno il report dell’Inail segnala per la Calabria un aumento sia delle denunce di
infortunio che di morti sul lavoro. Un aumento in termini percentuali superiore alla media nazionale
e del Mezzogiorno, rispettivamente del 6,1% (denunce infortuni) rispetto alla media nazionale del
3,6%, mentre per gli infortuni mortali nei primi 8 mesi dell’anno si passa da 16 a 19.
Ieri a Roccabernarda, in occasione della 74 esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul
lavoro promossa dall’Anmil, ho ribadito con forza l’indispensabile necessità di diffondere la cultura
della prevenzione attraverso un’adeguata campagna informativa. Solo attraverso l’affermazione della
cultura della prevenzione, un’adeguata formazione e il rispetto dei CCNL si potranno evitare gli
infortuni e garantire la necessaria Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
In tale direzione bisognerà potenziare da parte della regione l’organico Asp, come già da me
sollecitato con una apposita interrogazione e coordinare i vari organi ispettivi Itl, Asp, Inail, Inps. Nel
mio intervento ho ribadito con convinzione che non esiste risparmio economico al mondo che possa
giustificare la perdita di una vita umana e il dolore profondo per le famiglie e la società che lascia
ferite indelebili.
Infortuni sul lavoro, l’appello di Mammoliti da Roccabernarda: “La Regione potenzi l’organico Asp per dare nuovo impulso alla prevenzione, unica strada possibile per invertire la tendenza”
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