“Il Movimento 5 stelle al Parlamento europeo non ha sostenuto gli aggiornamenti alla rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) nei quali era contenuto il blitz leghista per il finanziamento del Ponte sullo Stretto, un’opera che per noi non rappresenta una priorità e una reale utilità pubblica”.
Così l’eurodeputata Laura Ferrara dopo il voto di oggi all’eurocamera.
“Il nostro no al Ponte non è ideologico ma motivato, fra le altre cose, dal rischio che per finanziarlo si distrarranno fondi da altre infrastrutture necessarie al Paese, inoltre l’opera risulta in contrasto con alcuni provvedimenti europei, quali la Direttiva Habitat. Occorre migliorare le infrastrutture viarie che vanno completate da decenni in Sicilia e Calabria. Ho più volte sollecitato la Commissione affinché negli aggiornamenti della rete Ten-T venisse, finalmente, inserita la dorsale ionica calabrese così da garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l’accessibilità a tutte le aree dell’UE stimolando in tal modo la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze, un provvedimento che si sarebbe configurato come valore aggiunto per la Rete CORE e quindi ampiamente giustificato e non più rimandabile.
È paradossale e inaccettabile uno scippo di decine di miliardi per progettare e pensare di potere realizzare il Ponte sullo Stretto senza prima pretendere investimenti per migliorare la rete stradale di Calabria e Sicilia” conclude Ferrara.