Il Parlamento in seduta comune ha eletto Felice Giuffre’ decimo e ultimo componente laico del Csm. Le preferenze ottenute sono 420.
A proclamare il risultato il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Con l’elezione di Giuffre’, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico nell’ateneo di Catania, tutti e 10 i componenti laici del Csm sono stati proclamati e si completa cosi’ il plenum dell’organo di autogoverno della magistratura. I primi 9 componenti laici sono stati eletti martedi’ scorso, 17 gennaio: Isabella Bertolini, Daniela Bianchini e Rosanna Natoli in quota FdI (come Giuffre’); Claudia Eccher e Fabio Pinelli in quota Lega; Enrico Aimi in quota Forza Italia; Roberto Romboli in quota Pd (risultato il piu’ votato); Ernesto Carbone in quota Terzo polo; Michele Papa in quota M5s.
La candidatura di Giuffre’, quarto nome in quota FdI, e’ subentrata in corsa martedi’ 17 gennaio, in occasione della prima seduta comune del Parlamento, dopo che M5s e poi anche il Pd hanno sollevato dubbi e criticita’ sul nome del candidato iniziale, Giuseppe Valentino, avvocato, ex parlamentare e componente dei primi governi Berlusconi, attuale presidente della Fondazione Alleanza Nazionale, in quanto indagato in un processo di ‘Ndrangheta. Tuttavia, Giuffre’ nella prima votazione non e’ riuscito a raggiungere il quorum necessario per essere eletto (tre quinti degli aventi diritto, pari ad almeno 364 voti): la ‘virata’ sul suo nome e’ infatti avvenuta quando i senatori avevano gia’ tutti votato ed era gia’ in corso la chiama dei deputati.