Santo Versace, ospite oggi della trasmissione di Rai Radio1 ‘Un Giorno da Pecora’, ha parlato ancora una volta di come si sia arrivati al testamento di suo fratello Gianni. Una storia descritta nel suo ultimo libro ‘Fratelli’.
Prima – hanno ricordato i conduttore in studio – la vostra impresa era al 45% di Gianni, al 35% sua e al 20% di Donatella. Col testamento il 50% è diventato di Allegra, figlia di Donatella, il 30% suo e il restante di sua sorella. ”Non è stato un problema, siamo stati fortunati da aver tanto di più di quello che serve”.
Pochi giorni prima della morte, Gianni però le disse che avrebbe voluto modificare quel testamento. ”Probabilmente quel testamento era frutto di qualche scambio di convenevoli tra me e lui su qualche spesa. Mi ricordo che dopo una splendida sfilata pranzammo a Firenze, a casa sua, poi dovevamo partire per Parigi e lui mi disse ‘devo cambiare il testamento, quando torno lo cambio, non ti preoccupare”’.
Come se la modifica dovesse andare maggiormente a suo favore? ”Per come me l’ha detto penso che quel testamento era una cosa superata”. Parlando di sua sorella, lei ha scritto che in pubblico Donatella sentiva il bisogno di ignorarla quando raccontava la vostra ”storia comune’.
”È un racconto legato al passato – ha detto a Rai Radio1 Santo Versace, nella realtà dei fatti però io sono uscito dalla Versace e lei lavora ancora lì, questi sono i fatti”. Andate d’accordo? ”Io vado d’accordo con tutti”. Allora farete il Natale insieme? ”Dalla morte di Gianni non lo facciamo quasi mai le festività insieme – ha concluso l’imprenditore a Un Giorno da Pecora – io sono in Calabria e lei quasi sempre in America”.