È stato presentato oggi nella Sala Oro della Cittadella regionale il Bilancio Sociale Inps 2021. Presenti il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente Civ Nazionale Inps, Roberto Ghiselli, il direttore Inps Calabria Giuseppe Greco e il presidente del Comitato Regionale Inps Gianfranco Trotta. Un anno cardine quello del 2021 ancora provato dalla pandemia ma con l’Inps impegnato a fornire risposte. Come ha sottolineato Ghiselli, “l’Inps è fondamentale in regioni come la Calabria. È lo strumento per dare la possibilità di un riscatto a questo territorio, per evitare il degrado e consentire alle persone una vita dignitosa. Senza non vi sarebbero le condizioni per uno sviluppo che, invece, deve esserci mettendo le imprese nelle condizioni di crescere e dare lavoro di qualità”.
Le performance dell’Inps calabrese vedono l’istituto tra quelli con le prestazioni migliori in ambito sociale. “I dati rappresentati dimostrano una ripresa rispetto all’anno tragico del 2020 – ha commentato il direttore Inps Calabria, Giuseppe Greco – . Evidentemente non poteva che essere così, però si traccia un trend che fa anche ben sperare e auspichiamo in una corsa nel 2023. Questo anche grazie all’impegno delle nostre lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps che sono però in numero sempre più risicato. I risultati in termini di performance sono frutto anche di un rapporto assolutamente consolidato e ben funzionante con i cosiddetti stakeholders e i patronati senza i quali indubbiamente l’istituto non potrebbe vantare dati di questo di questo livello”.
A snocciolare i dati è stato il presidente del Comitato Regionale Inps Gianfranco Trotta che ha presentato, tra l’altro, una novità del bilancio: quella dei ricorsi per rapporti di lavoro disconosciuti. Un ambito, ha affermato Trotta, nel quale “c’è un esercizio vario della fantasia che davvero alcune volte ci lascia interdetti”. Il ricorso ad assunzioni fittizie per “accaparrarsi” le misure di sostegno al reddito, oppure per “aggiungere” punti ad una graduatoria – ha aggiunto Trotta – mortificano le migliaia di lavoratrici e lavoratori che con molti sacrifici si recano al lavoro ogni giorno e che, loro malgrado, sono costretti a fare ricorso agli ammortizzatori sociali perché licenziati oppure per le sospensioni del lavoro stesso. Oltre al lavoro nero, al lavoro precario e sottopagato esiste una nuova o vecchia categoria che è il lavoro fittizio finalizzato ad attingere dai sussidi statali”.
Importanti anche i dati sul reddito di cittadinanza: “Il 13 per cento della popolazione in Calabria è percettore di reddito con una media di 563 euro a persona. Ecco perché riteniamo che vada riformato, vada rivisto ma non eliminato senza alternative, altrimenti una parte della popolazione sarebbe in povertà assoluta”. Aumentano i lavoratori del privato e diminuiscono quelli del pubblico. Inoltre, “le pensionate, che rappresentano il 60% dei pensionati, percepiscono una cifra inferiore alla media – ha spiegato Trotta – e questo ci dice che durante il loro percorso lavorativo c’è stata una differenziazione rispetto agli uomini”.
Per il governatore Occhiuto “l’Inps fornisce oggi dati che dovrebbero essere alla base delle decisioni politiche. Questi dati però ci preoccupano e ci dicono che cancellare il reddito di cittadinanza senza alternative è un errore”.
UNA SINTESI DEI DATI
Secondo la campagna di Customer Experience, l’attività dell’Inps Calabria ha avuto una valutazione partecipativa 2021 con un punteggio di soddisfazione pari a 3,81 in linea con la media nazionale di 3,94. Diminuisce inesorabilmente il personale, una costante degli ultimi anni, ma che nel 2021 ha toccato la quota di 80 unità in meno rispetto all’anno precedente.
Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti nella nostra Regione nell’anno 2021 sono 495.185 in aumento rispetto al 2020, aumentano i lavoratori del settore privato del 6.8% per un totale di 263.563 e diminuiscono i lavoratori del settore pubblico dell’1.8%, infatti, si attestano a 109.255, unica categoria che diminuisce mentre sono in aumento i lavoratori autonomi dell’1.2%, così come aumentano anche i lavoratori parasubordinati del 5.5%, arrivando, quindi, a 13.834.
Rispetto al 2020 aumenta l’occupazione femminile in tutti i settori. Continua inesorabilmente il drammatico calo demografico, così come diminuisce la popolazione residente soprattutto nelle aree interne. Altro dato preoccupante si conferma il saldo negativo dei processi migratori con un -8.568 di iscrizioni nonostante un saldo positivo dei processi migratori con l’estero di + 1.247.
La Calabria si conferma sempre più una Regione anziana, i pensionati rappresentano il 62,08% (738.337 in aumento rispetto al 2020 che erano 735.699) rispetto alla popolazione attiva 14-64 anni (1.189.374 in diminuzione si registra, infatti, – 37.139 rispetto all’anno 2020).
Le pensioni erogate dall’Istituto in Calabria sono 738.337 di cui 620.415 relative alla gestione privata con un importo medio mensile di € 628.07; per la gestione pubblica, invece, le pensioni erogate sono 117.922 il cui importo medio è pari a € 1.884.37. Le pensioni destinate alle donne, esclusa la gestione dipendenti pubblici, risultano con un assegno medio di € 541.04 pari al 48.38% dell’intero ammontare delle pensioni liquidate anche se rappresentano il 56% dei percettori di pensioni. Questo dato conferma, ancora una volta, la disparità di trattamento economico e di carriere tra uomini e donne nel percorso lavorativo. I pensionati gestione privata titolari di un reddito pensionistico lordo inferiore a 1000€ sono circa l’87,68%.
Nel 2021 le prestazioni di sostegno al reddito per cessazione di lavoro accolte sono state 147.686 in aumento + 3.2% (NASpI, anticipazione NASpI, DISCOLL, D.S. Agricola) con una forte diminuzione delle DIS-COLL pari al 14,62 ed un aumento delle NASpI del 4% circa e delle Anticipazioni NASpI del 26.27 in aumento anche la D.S. Agricola del 2.86% rispetto al 2020.
Per quanto riguarda le misure relative alle sospensioni del rapporto di lavoro nel 2021 le ore autorizzate sono state 40.630.639 concentrate soprattutto nei Fondi Solidarietà F.I.S. 38%, Cassa Integrazione Guadagni in Deroga 34.3%, nel 2020 le ore autorizzate furono 51.297.872.
I sussidi erogati nell’anno 2021 di competenza della Regione Calabria ed erogati dall’INPS sulla base di apposite convenzioni per interventi di politiche attive per il lavoro e tirocini hanno riguardato 6.203 beneficiari, per una spesa totale di 18.375.000 euro.
Il Reddito di Cittadinanza nel 2021 ha fatto registrare un notevole balzo in avanti dei nuclei familiari percettori, infatti si è passati dai 93.843 del 2020 ai 100.506 del 2021, con un assegno medio mensile pari ad € 563 e con un numero di persone coinvolte pari a 229.732 per il 2020 e pari a 239.433 per il 2021.
Le indennità COVID-19 previste nei vari decreti-legge sono state erogate, le domande definite 241.298 recuperando anche la giacenza relativa al 2020.
Per quanto riguarda l’Invalidità Civile anche nel 2021 è proseguita l’attività in convenzione con la Regione Calabria con l’affidamento all’Istituto delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti per l’ottenimento della pensione che ha, nei fatti, accorciato notevolmente i tempi di attesa e di erogazione della prestazione. Si conferma il trend negativo degli scorsi anni rispetto alle pensioni di invalidità erogate.