“L’argomento del fine vita è delicato e attiene a sentimenti complessi, etici, personali, religiosi. L’ultima provocazione di Marco Cappato, che ha accompagnato un paziente parkinsoniano all’estero per l’ennesima eutanasia, è eccessiva”. Lo afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi.
“Abbiamo ribadito, come lo ha fatto la Chiesa- osserva Antoniozzi – il diritto inalienabile a lenire la sofferenza di ogni persona, la contrarietà assoluta all’accanimento terapeutico, il diritto alle cure palliative. Pensare, però,che esista un diritto assoluto a ‘somministrare’ la morte è sbagliato, secondo i principi umanistici da cui deriviamo”.
“Attenzione a una deriva che porti a legittimare l’eutanasia come forma sostitutiva di suicidio cui non aderiremo mai – conclude Antoniozzi – la Consulta ci chiede di esprimere una legge che deve interessare il parlamento senza assolutismi positivistici che non fanno parte del nostro patrimonio etico”.