Nella direzione federale, tenutasi a Roma presso il Gran Hotel del Gianicolo, nei giorni scorsi, alla presenza dei quadri dirigenziali de L’Italia del Meridione, e a cui hanno partecipato i segretari regionali della Calabria, Sicilia, Puglia, Molise, Basilicata, Lazio e i referenti delle circoscrizioni estere, è stata presentata la mozione, votata all’unanimità, con la quale IdM ribadisce il NO all’autonomia differenziata. Una battaglia storica del Movimento, ribadita a gran voce da tutti i presenti nei loro interventi, e che oggi chiama alla mobilitazione generale, scendendo in piazza a difesa del Sud e per l’Italia.
Questo è quanto si legge nel documento redatto dal Movimento:
“La proposta di legge del Ministro Calderoli induce i militanti di Italia del Meridione e i cittadini del Sud a far fronte comune per respingere, anche attraverso i parlamentari eletti nelle nostre circoscrizioni, il tentativo di realizzare, quella che è stata definita la folle “secessione dei ricchi”:
⁃ NO perché legittima l’egoismo fiscale delle regioni più ricche;
⁃ NO perché non prevede fondi perequativi per le regioni in ritardo di sviluppo;
⁃ NO perché non è basato sullo studio dei fabbisogni degli altri territori.
Da cultori della Costituzione Italiana e rispettosi dei suoi dettami, fermamente convinti che il riscatto del Paese passi da una crescita omogeneo dei territori, dando a tutti le stesse opportunità di partenza, organizzeremo banchetti informativi per la popolazione con l’intento di far crescere una consapevolezza diffusa e di raccogliere le firme per modificare alcuni articoli della Costituzione, attraverso una legge di iniziativa popolare che garantisca i livelli uniformi dei servizi e superando i livelli essenziali delle prestazioni.
I cittadini del Sud, a causa di politiche miopi dei governi nazionali, hanno meno servizi e risorse economiche pro capite inferiori a quelli del Nord. È questo l’effetto dei mancati investimenti al Sud in settori strategici quali le infrastrutture e l’industrializzazione. Le conseguenze si sono riflesse nell’emigrazione lavorativa, facendo si che le risorse finanziarie venissero utilizzate in altre territori e sottraendo ulteriore ricchezza al Sud in vantaggio di altre aree del Paese. Si aggiunga che lo Stato, per i servizi essenziali, destina risorse finanziarie differenti e lo stesso SVIMEZ evidenzia nei suoi rapporti, ad esempio, che a fronte di 100 euro spesi nel centro Nord per la sanità, al Sud ne vengono spesi 75.
Invitiamo, quindi, tutti ad aderire all’azione politica di Italia del Meridione, finalizzata a modificare il terzo comma dell’art. 116 e dei commi 1-2-3 dell’art. 117 della Costituzione Italiana.
Questa battaglia è la battaglia di tutti. Si potrà aderire o firmando in maniera digitale con lo SPID su www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it, oppure, in maniera più tradizionale, recandosi presso i nostri banchetti dove si riceveranno tutte le informazioni utili a capire fino in fondo le ragioni della nostra azione politica.
Le nostre richieste, di cui sotto, sono rivolte al Governo, agli amministratori locali e a tutti i nostri conterranei che hanno a cuore l’unità vera del Paese:
- L’immediato ritiro della bozza sulla proposta di Legge relativa all’autonomia differenziata ipotizzata dal Ministro Calderoli.
- La mobilitazione di tutti i parlamentari eletti nei collegi del Sud, per incidere sull’azione del Governo ed espletare un mandato finalmente a difesa delle ragioni del Sud.
- Istituire l’Unione delle Regioni del Sud. Un fronte comune da rivendicare nella Conferenza Stato-Regioni da parte dei Presidenti delle Regioni del Meridione.
- Approvare atti deliberativi nei consigli comunali contro la bozza Calderoli. Un’azione che passi dalla sinergia dei Sindaci del Sud sensibili al tema.
- Il sostegno, da parte dei cittadini, alla forte azione politica intrapresa, recandosi presso i nostri banchetti o firmando tramite SPID sulla specifica piattaforma.
Con l’Italia del Meridione, per un Sud libero e protagonista dello sviluppo del Paese”.