“Sviscero qualche numero per farvi comprendere l’enorme lavoro svolto: 193 sedute plenarie, 88 sedute dell’ufficio di presidenza, 249 riunioni di Comitati, 143 auditi
10 riunioni di Gruppi di lavoro, 7 esami testimoniali, 23 sopralluoghi sui territoriali in 9 regioni e 24 province, 2 missioni all’estero. Totale documenti acquisiti: 2.744 documenti d’indagine che equivalgono 1.779.522″.
Così il presidente uscente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, nella conferenza stampa di presentazione della relazione finale sull’attività svolta dall’organismo fino a fine legislatura.
“Nel corso dei lavori di questa Commissione sono state verificate tutte le liste elettorali relative alle elezioni territoriali che si sono svolte dal 2018 al 2021 e di verifica delle liste con un numero di verifiche pari a 1.529 liste elettorali, per un totale di 44.161 candidati a consiglieri, 537 candidati a governatore o sindaco.
Nel periodo dei lavori della Commissione della XVIII Legislatura, sono stati declassificati, pubblicati e successivamente indicizzati, caratterizzati e inseriti nella piattaforma informatica DB OPEN atti, precedentemente classificati riservati e segreti, per un totale di 24.103 pagine e contenuti multimediali. Questi, uniti ai documenti pubblici della Commissione formati nelle Legislature XIII, XII e XI, rispettivamente di 12.957 pagine, di 3.205 pagine e di 5.881 pagine, costituiscono attualmente un patrimonio documentale di ben 46.146 pagine e 26 contenuti multimediali liberamente accessibili e fruibili attraverso la piattaforma informatica DB OPEN, la cui architettura è scalabile e consente di poter ospitare anche i documenti futuri.
La piattaforma DB OPEN, il cui prototipo è stato realizzato sulle infrastrutture IT del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel rappresentare carattere di unicità fa parte integrante dei lavori della Commissione e sarà raggiungibile sul sito web istituzionale del Parlamento attraverso una sezione dedicata dbopen.ba.cnr.it”.
Durante la conferenza stampa, Morra si è soffermato anche sul caso della morte del ciclista Marco Pantani. “Su Pantani, si sono approfonditi due momenti: squalifica 1999 a Madonna di Campiglio e la morte dell’atleta. Abbiamo, probabilmente, dato una mano per raccogliere ulteriori frammenti di verità rilevando il possibile coinvolgimento del mondo delle scommesse clandestine sulla sua squalifica. Sulla morte si sono fatti alcuni passi in avanti, i dati sono stati trasmessi alla procura di Rimini che ha aperto un nuovo fascicolo.”
Il senatore Giovanni Endrizzi ha dichiarato: “Abbiamo riscontrato porte investigative non prese in considerazione. Alcune le abbiamo aperte altre sono affidate alle procure competenti su entrambi i fronti, tra le quali Rimini meritoriamente ha riaperto un fascicolo. Le verità che ci sono state consegnate sono insoddisfacenti, e in certa parte appaiono confutabili. Alcune “porte” non sono state prese in considerazione. Alcune le abbiamo aperte, altre non spetta a noi farlo. Plaudiamo alla procura che ha riaperto un fascicolo.”