Grande successo di pubblico alla XI edizione del festival delle migrazioni, oltre 10.000 presenze di pubblico nei concerti e oltre 600 persone presenti nei convegni e seminari che hanno fatto tappa negli 8 progetti gestiti dall’Associazione “Don Vincenzo Matrangolo” E.T.S.
L’itinerario del festival che è partito da San Sosti ha visto la presenza nei Comuni di: Cerzeto, San Benedetto U., San Giorgio Albanese, Vaccarizzo, San Basile e il grande finale ad Acquaformosa.
Grandi momenti di emozione con la firma del “Nuovo manifesto dell’accoglienza” che ha visto partecipi 4 università europee, 10 associazioni nazionali ed internazionali, 4 Ong, e rappresentanti delle religioni, oltre alla firma degli operatori dell’associazione. Il documento sarà presentato all’Unesco per candidare le migrazioni come bene immateriale dell’umanità ed inoltre sarà presentato al Parlamento Europeo e alla conferenza PanAfricana che si terrà in Etiopia nel prossimo febbraio.
«La scelta del festival itinerante è stata una scommessa vinta», ha dichiarato il presidente Giovanni Manoccio.
Nelle serate musicali si sono esibiti gruppi di fama nazionale come l’Orchestra Improvvisata, il Parto delle Nuvole Pesanti, Badara Sek e Vuxe grash, Cosimo Papandrea, Moussa Ndao, e il gran finale con New Trolls.
Nei dibattiti che hanno affrontato tematiche di attualità come il contrasto al caporalato, seminari “sui diritti e le diseguaglianze”, seminario sui cambiamenti climatici e laboratori sull’inclusione.
Sono stati organizzate presentazioni di libri: “Taxi sociale” di Roberta Ferruti, “La casa non a caso” di Gennaro Ponte e “Il manuale di sopravvivenza per Mnsa” di Pietro Giovanni Panico.
Inoltre sono stati premiati con il titolo di “Ambasciatori dell’associazione” personalità che si sono distinte a favore dell’accoglienza e dell’inclusione: il dott. Luigi Promezio, il filmakers Davide Imbrogno, il prof. Giovanni Cristofalo, il dott. Paolo Melicchio, le signore Annunziata Cozza e Vittoria Minisci e il signor Federico Quartarolo.
«Continueremo a lavorare per far conoscere le nostre buone prassi e rafforzeremo la rete di relazioni che contraddistingue la nostra storia, lavorando fin da subito per le nuove edizioni, anche in virtù del fatto che in Senegal il Ministero della cooperazione vuole replicare il nostro festival e vuole gemellarsi con noi, ed in ultimo voglio pubblicamente ringraziare i sindaci che ci hanno ospitati e i nostri operatori che hanno esaltato, con il loro lavoro, questa edizione del Festival», sono le note finali del presidente.