“E’ imbarazzante la dichiarazione fatta a Radio Capital da parte dell’ex pallavolista Mastrangelo, capo del dipartimento sport del Carroccio, in lista alle prossime elezioni. Mastrangelo dice testualmente: ‘Più fondi per lo sport, togliendo un po’ alla sanità‘. La pandemia ha messo in luce le gravi difficoltà e carenze del Sistema Sanitario Nazionale proprio in virtù dei numerosi tagli fatti negli ultimi anni. Una dichiarazione del genere ci deve far riflettere, in quanto porterebbe alla morte definitiva di una sanità già agonizzante”. Lo afferma, in una nota, Luana Maurotti
Presidente Associazione Cal.M.A. (CalabriaMalatiAutoimmuni), in merito alle dichiarazioni dell’ex pallavolista dell’ItalVolley, Luigi Mastrangelo, candidato alle prossime elezioni politiche.
“Bisogna investire di più nello sport, togliendo magari qualcosa alla sanità. Non dico di togliere tutto alla sanità – aveva dichiarato il leghista in radio – ma qualcosina si può dedicare allo sport, visto che nello sport viene stanziato sempre molto poco e nella sanità tantissimo. Se è vero, come diciamo da sempre, che lo sport fa bene e ci fa stare meglio, perché dobbiamo aver bisogno di prendere una medicina se possiamo star bene semplicemente facendo sport”.
Da qui le critiche, ma anche alcune precisazioni da parte dell’ex pallavolista: “Le mie parole sono state travisate, intendo chiarire che la mia idea, e quella della Lega, si basa su un concetto fondamentale, cioè che un adeguato e calibrato investimento nello sport oggi, produce anche un risparmio in sanità domani”.
La presidente dell’associazione Cal.M.A. è intervenuta, affermando: “Siamo schiacciati da liste d’attesa fatte anche di anni, dall’impossibilità di fare prevenzione e controlli per chi soffre di patologie croniche e degenerative.
In particolare mi preme sottolineare la situazione della Calabria, dove non tutti sanno che vivono circa 280mila malati cronici in più rispetto al resto d’Italia, e la gran parte di questi ha comorbidità (ovvero più patologie).
Già la Calabria è penalizzata da 12 anni di commissariamento, e da un sottofinanziamento che si perpetua da anni.
Ogni anno le Regioni vengono finanziate ma in base alla popolazione pesata e non in base ai malati, e questo ci porta a non avere il giusto tributo. Per cui più malati corrispondono a un debito sanitario che invece di diminuire aumenta.
Noi calabresi abbiamo la memoria corta, quello che riporto non sono numeri buttati a caso ma dati di ricerche Istat.
Forse il signor Mastrangelo non sa nemmeno di cosa stia parlando.
Certo, lo sport è importante, su questo non c’è dubbio, ma non si può fare un paragone con la sanità. La malattia non è una scelta ma una condizione, e il diritto alla cura dev’essere accessibile a tutti. Altro che tagli alla sanità!Bisogna investire nella ricerca (che manca da anni nel nostro paese), e aumentare, non togliere soldi per la sanità.
Penso che questo non sia il modo giusto di fare politica, strumentalizzando un argomento così importante come la sanità.
Prima di“sparare”dichiarazioni insensate bisognerebbe saperne di più sull’argomento. Il signor Mastrangelo è forse opportuno che, prima di parlare, faccia un giro negli ospedali, parli con i pazienti, con le associazioni di categoria, soprattutto con chi tutti i giorni, oltre che con la malattia, lotta contro un sistema che non fa accedere alle cure.
Restiamo umani, che qui, di umanità, sinceramente ne vedo ben poca”.