Si candidò (unica donna) alle primarie per la scelta del segretario nazionale del Partito democratico nel 2019, poi vinte da Nicola Zingaretti. Ora tenta la strada nel Movimento 5 Stelle guidato Giuseppe Conte, attraverso le Parlamentarie. E’ la storia di Maria Saladino, che in questi giorni, ha annunciato il suo addio al Pd.
Se l’ex dem correrà per un posto al Senato, si saprà nei prossimo giorni, quando verrà reso noto l’esito del voto degli iscritti per la scelta dei candidati al Parlamento.
“Ho fatto un scelta di campo”, ha spiegato Saladino in un post sui social. “E’ arrivato il momento, dopo un periodo sabbatico, di comunicare che sono uscita dal Partito Democratico, dopo aver sostenuto in tutta Italia, da Candidata a Segretario Nazionale, con la mozione Partito Paese, la necessità che il Partito Democratico diventasse uno dei promotori dell’alleanza progressista insieme al Movimento 5 Stelle, perché, forza generata con la matita nella cabina elettorale, proprio da quegli ultimi da cui ho visto il Partito Democratico allontanarsi.
Pur senza sponsor politici, ho intuito da subito, sia il chiaro progetto dell’area Letta-Franceschini, sia la necessità di abbandonare perché probabilmente non sono riuscita a toccare la coscienza politica dei tanti appiattiti su di una linea che allontanasse da quel popolo che costituisce radici e ragioni.
La mia scelta è nello spirito di servizio al Movimento 5 Stelle”.
Parlamentarie: le ‘autocandidature’ al Senato e alla Camera. Tra gli aspiranti candidati al Senato, spiccano gli uscenti Giuseppe Auddino ed Elisabetta Barbuto. C’è anche il già candidato a sindaco di Reggio Calabria, il medico Fabio Foti.
Per Montecitorio, chiedono la riconferma Vittoria Baldino, Alessandro Melicchio, Annalaura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci.
Sul blog M5s si precisa che l’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni.