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Occhiuto incontra il ministro Franco: “Studiamo col ministero soluzioni straordinarie per il reclutamento di medici in Calabria”

“Mancano medici in tutt’Italia ma il nostro sistema e’ purtroppo meno attrattivo di quelli di altre regioni e quindi abbiamo un problema nel problema. Di questo ho parlato a lungo stamattina con il ministro Franco, al ministero dell’Economia e delle Finanze, e ho parlato per piu’ di un’ora con lui di tante cose: del rigassificatore, della statale 106 e anche della sanita’”. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto.

“Ho spiegato al ministro – ha aggiunto – che se i carabinieri, i poliziotti, i magistrati che vengono a lavorare in Calabria hanno un riconoscimento economico e anche di carriera perche’ e’ zona disagiata, devono averlo anche i medici perche’ c’e’ un sistema assolutamente disagiato da 12 anni di commissariamento. Pertanto ci siamo dati appuntamento la prossima settimana con i tecnici del ministero per valutare la possibilita’ di stabilire condizioni straordinarie, eccezionali, per il reclutamento dei medici. Non so se ce la faremo, e’ un percorso stretto, difficile, ma ci proviamo perche’ il nostro sistema sanitario ha bisogno di medici. Mi fa arrabbiare la circostanza che le altre Regioni chiedono di sfondare i tetti di spesa per assumere piu’ medici e noi potremmo assumere circa 2.000 tra medici e infermieri e negli anni passati non e’ stato fatto. In questi ultimi mesi anche i bandi che si stanno facendo stanno andando deserti, anche quando sono per posti a tempo indeterminato. Stiamo facendo una ricognizione anche dei bandi, perche’ ho la convinzione che i nostri sono meno attrattivi rispetto a quelli delle altre regioni. Stiamo lavorando a 360 gradi ma non e’ facile dopo sostanzialmente 20 anni di inattivita’. Stiamo rimettendo a posto i conti della sanita’: il risultato di gestione certificato al Tavolo Adduce non e’ dovuto, come molti dicono, all’assenza della mobilita’ passiva perche’ questa si contabilizza negli anni successivi, ma e’ dovuto al fatto che finalmente abbiamo dato risposta ai quesiti del tavolo Adduce, al quale le precedenti gestioni commissariali non avevano dato risposta. Quindi abbiamo sbloccato la premialita’ riferita agli anni precedenti e abbiamo rimesso in ordine i conti delle Aziende sanitarie, dimostrando di avere addirittura un avanzo di amministrazione. E’ una cosa buona? Secondo me no perche’ significa che le nostre Aziende sanitarie hanno risorse ma non erogano i servizi. Certo, e’ meglio rispetto al passato, quando non erogavano i servizi e c’era anche il deficit. Pero’ fa arrabbiare ancora di piu’ il fatto che ci sono risorse accantonate nei bilanci delle Aziende sanitarie e poi ai calabresi non e’ assicurato il diritto alla cura”.

 Rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul rischio chiusura di pronto soccorso di ospedali periferici in conseguenza della riforma della rete dei nosocomi, Occhiuto ha affermato: “No. La Calabria in questo momento e’ rappresentata da un commissario alla sanita’ che e’ anche il presidente della Regione, che ha un buon rapporto con il Governo nazionale. Tra qualche settimana l’esecutivo dovrebbe approvare il Programma operativo che abbiamo proposto, ma intanto stiamo lavorando anche alla modifica del Dca 64, quello che fece l’ex commissario Scura, per ridisegnare l’offerta ospedaliera della regione”.

“Intanto credo di poter dire – ha aggiunto il governatore – che sicuramente saranno inseriti nella rete ospedaliera i presi’di di Praia a Mare, Trebisacce, Cariati ed anche quello di Gioia Tauro, che abbiamo aperto come ospedale Covid. Ma poiche’ il Governo regionale sta facendo un grande investimento sul porto di Gioia Tauro e sulla Zes, e’ utile che anche li’ ci sia un ospedale a tutti gli effetti”.

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