“Chiunque sia un uomo libero non può starsene a dormire” - Aristofane
HomeAltri sportTonno Callipo, Pellegrini: "Contenta della scelta di Vibo, la rifarei altre mille...

Tonno Callipo, Pellegrini: “Contenta della scelta di Vibo, la rifarei altre mille volte!”

Concentrata col tablet in mano ad annotare le performance delle atlete giallorosse: è lei la regista di numeri e percentuali, è Valeria Pellegrini vice allenatrice quest’anno della Tonno Callipo. Lunga esperienza non solo a livello nazionale per Valeria, passando pure da Russia e Corea. Intesa perfetta all’interno dello staff giallorosso, dove basta un gesto, una parola, un input durante la gara col tecnico Diego Boschini.

Approfittando della sosta del campionato e dopo il bis vittorioso in Coppa Italia, l’occasione è propizia per ascoltare proprio Valeria Pellegrini che, dietro le quinte, contribuisce ai successi di questa splendida Tonno Callipo.

Allora Valeria, non possiamo che partire dalla grande vittoria contro Scandicci e conseguente finale four conquistata: una prestazione perfetta ed un traguardo meritato?

“Assolutamente sì. Non voglio sminuire il talento delle giovani ragazze di Scandicci che hanno combattuto al loro massimo, ma noi siamo state travolgenti in queste due gare. Nessuno avrebbe potuto fermarci e ci siamo meritate questa final four!”

Andato in archivio il girone di andata col vostro titolo d’inverno e la vittoria ai quarti di Coppa, che prima parte di stagione è stata per la Tonno Callipo?

“Sicuramente positiva per quanto riguarda il campionato. Certo oltre agli ‘alti’ ci sono stati anche i ‘bassi’: infortuni, cambiamenti e una partita in cui non abbiamo espresso appieno il nostro valore perdendo un punto. Tuttavia siamo riuscite a risalire ed a continuare verso la nostra rotta.”

Undici vittorie in altrettante gare, con una netta dimostrazione di forza: tutto com’era nei programmi della vigilia?
“Abbiamo chiuso il girone di andata restando focalizzate su quello che era il nostro principale obiettivo dei primi mesi, ovvero conquistare la vetta e aggiudicarci il biglietto d’ingresso in Coppa e così è stato.

Sostanzialmente una delle caratteristiche di questa squadra è la determinazione e lo ha dimostrato ampiamente.”

La prossima settimana inizierà il girone di ritorno con la trasferta di Capo d’Orlando: che gara vi aspetta?
“Appunto ripartiremo con una trasferta ma questo non ci ha mai spaventate. Sicuramente non dobbiamo mai sottovalutare gli avversari, anche perché non bisogna trascurare che comunque Orlandina ha chiuso la prima parte di campionato a metà classifica. Per cui è sempre un avversario ostico che non cederà così facilmente.”

Sei da oltre cinque mesi in questa nuova realtà vibonese: che primo bilancio personale puoi trarre, anche sull’esperienza col tuo staff di lavoro?

“Devo dire in primis che questa società ti fa sentire veramente in una famiglia, il che non è scontato soprattutto all’interno di un nome così blasonato, una perla rara. Con tutto lo staff abbiamo fatto un gruppo unito e compatto, dal preparatore al fisioterapista, dal primo allenatore al direttore sportivo. Lo abbiamo fatto oltre che umanamente anche lavorativamente, creando un fil rouge armonioso e resistente. Sono molto contenta di aver accettato questo incarico e lo rifarei altre mille volte!”

Invece sulla squadra dove pensi che si possa migliorare?

“Il pericolo più grande è di cadere nel tranello dell’essere prime in classifica e quindi sentirci al sicuro.

Le nostre avversarie proveranno in tutti i modi a vincere, cercando di rosicchiare qualche punto. Insomma, fino all’ultima gara, dobbiamo sempre cercare di dare il massimo in campo; sembra scontato ma assicuro che non lo è per niente.”

Non sono mancati gli inconvenienti (infortuni, mercato), però la squadra ha risposto sempre bene, adattandosi subito alle nuove impreviste situazioni: a tuo avviso cosa significa tutto ciò?

“Purtroppo l’infortunio di Geraldina è stato uno sconvolgimento totale per le ragazze e anche per noi dello staff. Lei oltre ad essere una sicurezza in campo è sempre stata – e lo è tuttora – un perno all’interno della squadra. Poi con l’arrivo sia di Martina Quarto che di Rebecca Surace, abbiamo ristabilito quegli equilibri che ci hanno permesso di andare avanti verso la meta, senza grossi indugi. Tutte le atlete le hanno accolte con entusiasmo e affetto, anche questo non è scontato e denota certamente – conclude Valeria – grande maturità e il giusto focus per un obiettivo comune.”

Articoli Correlati