“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
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Reggio: domani la conversazione “La percezione del tempo tra Antico, Moderno e Contemporaneità”

Si conclude presso la Biblioteca De Nava il ciclo di incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con la Biblioteca sul tema “La percezione del tempo tra Antico, Moderno e Contemporaneità” promossi nell’ambito dell’Estate Reggina. Giovedì 25 settembre alla Sala Giuffrè della Biblioteca (ore 17,30) la Prof.ssa Annunziata Rositani, Associato di Assiriologia presso il presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina affronterà un tema antico “Il trattamento dei prigionieri di guerra nel periodo di Hammurabi di Babilonia” ma, ahimè, di scottante attualità  e ricorrente alla luce dei conflitti che ieri come oggi attanagliano questa “povera umanità” che dal Vicino Oriente Antico   giunge  in tempi recenti alle diverse convenzioni di Ginevra.

La guerra ha sempre portato con sé distruzione e sofferenza, colpendo con equale forza militari e civili. Le popolazioni sconfitte sono oggetto di espoliazioni, molti sono trucidati, torturati, mutilati, presi come ostaggi o prigionieri di guerra. Nella prima metà del secondo millennio a.C., nel periodo del grande Hammurabi di Babilonia, una ricca documentazione cuneiforme amministrativa e il famoso Codice di Leggi ci permettono di analizzare la situazione dei prigionieri di guerra, il loro status, come venivano impegnati lavorativamente, le differenze tra donne e uomini, tra civili e militari, alcuni dei quali offerti ai templi forse come oblati.

Da un periodo di conflitti diffusi come fu l’epoca di Hammurabi di Babilonia e dei suoi immediati successori ci giunge, in particolare, una straordinaria documentazione proveniente dalla “casa dei prigionieri di guerra”, bīt asīrī, che costituisce un unicum nel panorama dell’antica Mesopotamia permettendoci di ricostruire vari aspetti dello sfruttamento e gestione dei prigionieri di guerra. Condurrà l’incontro  il Prof. Amos Martino, responsabile anassilaos sezione Glauco di Reggio mentre il Dott. Fabio Arichetta, responsabile anassilaos per la storia contemporanea tratterà brevemente delle diverse convenzioni internazionali che dovrebbero tutelare lo status di prigioniero di guerra.

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