Con una conversazione sul tema “Culti misterici nell’Impero romano. Pagani e cristiani a confronto” con la partecipazione dei Proff. Natale Spineto, Ordinario di Storia delle religioni presso il Dipartimento di Studi Storici dell’ Università di Torino e Francesco Massa, Ricercatore di Storia delle religioni presso il medesimo Dipartimento, che si terrà giovedì 27 marzo alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca “Pietro De Nava, si conclude il ciclo di seminari sul tema “Mostri, fobie e misteri nel mondo classico” promossi dal sodalizio reggino congiuntamente con la Biblioteca “Pietro De Nava” e con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e di quello del Lions Club Reggio Calabria Host, di prestigiosi patrocini universitari, di quello del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina (DICAM), dell’Università Autonoma di Madrid, dell’Università di Malaga, Dipartimento di Filologia Greca, del Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino, della Società Italiana di Storia delle Religioni. Al centro della riflessione dei due studiosi la presenza di quei culti misterici che tra la fine del 1^ secolo e l’inizio del 2^ secolo d.C. irrompono nella compagine dell’impero romano modificandone la storia fino al trionfo del Cristianesimo nel 4^ secolo, e che trova una sua spiegazione storica nella grave crisi spirituale che investe il mondo antico e che non può più trovare soddisfazione nella religione tradizionale sia greca che romana. Gli dei dell’antico Olimpo divengono creature caricaturali, irrise da scrittori e polemisti mentre la religione romana, fondata sulla lealtà allo stato e all’imperatore, non appaga più gli spiriti tormentati di un’epoca che più tardi uno storico inglese definirà “età d’angoscia”. I culti misterici (Iside, Cibele, Adone e più tardi Mitra) con i loro riti complessi affascinano e soprattutto offrono una risposta ad un bisogno da sempre umano, attraverso i tempi e le epoche, che è poi l’aspirazione all’immortalità. La ragione del trionfo di questi culti è la vittoria sulla morte e la promessa di una sopravvivenza dopo la fine “fisica”. Se ci pensiamo – scrive in una nota il Presidente di Anassilaos Stefano Iorfida – anche il Cristianesimo, attraverso la morte e la resurrezione di Cristo, si fa garante di una esistenza oltremondana e quindi dell’immortalità e non è certo un caso che certi riti primaverili (la primavera è la stagione della rinascita della natura dopo la “morte” dell’inverno) celebrati ad esempio in onore di Adone, presentino la morte del dio e la sua resurrezione.
A presiedere e condurre i seminari sarà Mariangela Monaca, Ordinario di Storia delle religioni presso il DICAM dell’Università di Messina. A portare i saluti Daniela Neri, Responsabile della Biblioteca “Pietro De Nava”. Al Prof. Massa nel corso dell’incontro sarà consegnato il Premio Anassilaos Area dello Stretto. La partecipazione a ciascun seminario darà diritto al conseguimento di 0,25 CFU universitari, secondo le modalità previste dai Corsi di Laurea del DICAM.