“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaAll’Eremo un fiore per la Madonna della Consolazione per offrire il sentire...

All’Eremo un fiore per la Madonna della Consolazione per offrire il sentire dei cuori reclusi

Due anni dalla Pandemia, uno stop importante che ha amplificato le vulnerabilità di tutto il mondo, ma ancor di più le fragilità dell’intero sistema penitenziario ed in particolare della vita delle sorelle e fratelli privati della libertà personale.

Ieri, venerdì 9 settembre la Città reclusa, la Città nella Città, si è ritrova in cammino spirituale verso la sua Patrona, la Beata Vergine della Consolazione. La Madre che consola le madri dei suoi figli detenuti, la Madre che accoglie e redime il cuore dei suoi figli reclusi, la Madre che consola quanti: operatori, agenti e funzionari di polizia penitenziaria, personale sanitario, medici e dirigenti operano nel mondo delle carceri con estreme difficoltà.

Reggio Calabria, sceglie di mettersi in cammino e lo fa partendo da quegli sguardi che non hanno incrociato per strada il Quadro questa mattina, ma che lo avranno impresso nei loro occhi e nel loro cuore. I fiori offerti in processione dalla Garante, siano il segno di apertura alla vita e alla grazia, al perdono ed alla salvezza, alla redenzione e riconciliazione. Simbolo di guida amorevole nel cammino verso il riscatto dal peccato e dal male commesso, strada che conduce alla Madre di tutte le Madri.

I fiori esprimono la gioia, la festa che oggi la città reclusa vuole condividere per essere cristianamente aiutata ad inebriare la vita con il profumo della Misericordia, Chiedendo al Signore, che tutto vede e tutto può, di intercedere con la Sua Onnipotenza anche per i cuori più induriti.

I fiori offerti testimoniano un ulteriore segno di gratitudine, offerta dalla città alla città come grazie dal profondo del cuore a S.E. Rev.ma Monsignor Fortunato Morrone per la preziosa guida spirituale alle persone private della libertà personale.

L’offertorio durante la messa di venerdì 9 delle ore 19.00 possa aver rappresentato il simbolo del cammino che ogni figlio recluso sceglie di intraprendere accanto alla Consolatrice e Avvocata Nostra. È un cammino interiore, arduo e pieno di ostacoli, ma siamo sicuri che ciascuno nel proprio vissuto, guidato dalla materna amorevolezza di Maria consolatrice riuscirà a fare tesoro delle crepe della propria vita, finanche dei reati commessi.

E allora ecco la processione del cuore, il sì della Città reclusa a diventare sempre più fedele alla parola di Maria, certi che oggi più che mai “in un mondo che cambia” è importante essere veri comunicatori del Vangelo.

Un sentito grazie conclude la Garante a quanti hanno permesso che potesse compiersi per la prima volta in Città una processione offertoriale a testimonianza dell’attenzione che oggi la società civile e le istituzioni rivolgono alla dimensione penitenziaria. Tutti mossi da un pensiero comune: farsi prossimo con i fratelli, promuovere e tutelare i diritti umani partendo dalla dimensione umana e senza rinunciare ciascuno al proprio ruolo.

Articoli Correlati