Si parlerà di “Religioni e inclusione sociale” il prossimo 7 giugno al Museo dei Brettii e degli Enotri, nell’ambito dell’iniziativa “Dialoghi al Museo”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, in collaborazione con il Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria.
L’iniziativa rientra nel novero del percorso avviato dall’Amministrazione comunale e dal consigliere Francesco Turco, delegato del Sindaco Franz Caruso ai rapporti con le comunità religiose, per favorire e valorizzare il dialogo tra le diverse realtà che operano sul territorio, con particolare riferimento alla necessità di salvaguardare le diversità, anche di carattere religioso.
L’appuntamento del prossimo 7 giugno è previsto alle ore 18,30 al Museo dei Brettii e degli Enotri. L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso, del consigliere delegato Francesco Turco e di Don Fabio De Santis dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso. Ospite d’eccezione dell’iniziativa sarà l’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giovanni Checchinato.
Previsti gli interventi di Afaghiyeh Parsa della Comunità Baha’i, di Pino Fabiano dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Cosenza-Bisignano, di Susanna Giovannini della Chiesa Evangelica Pentecostale Bethel, di Ahmed Berraou dell’Associazione Interculturale “Daawa”, di Papàs Alex Talarico, delegato del Vescovo di Lungro per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e, infine, di Rosalba Rosa, Vice direttrice della Caritas di Cosenza-Bisignano. A coordinare i lavori sarà il prof.Vincenzo Bova del Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria.
Le conclusioni sono affidate a Mons.Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano.
Le religioni sono importanti e fondative delle culture dei popoli e nel processo di integrazione e di accoglienza svolgono un ruolo che è fondamentale. Lo svolgono sia dal punto di vista della religione dominante che accoglie gli altri, ma anche dal punto di vista del ruolo assolto dalle singole comunità religiose nel Paese che li ospita. L’incontro del 7 giugno sarà l’inizio di un percorso nel quale si darà spazio alle attività concrete che le comunità religiose svolgono sul territorio, empiricamente, per l’accoglienza di chi viene da fuori o di chi versa in situazioni di indigenza e di povertà. Sarà, inoltre, lasciato uno spazio aperto alle domande e agli interventi del pubblico, da un lato per approfondire il dialogo e la collaborazione tra le diverse religioni e, dall’altro, per aprire dei corridoi, degli spazi di maggiore collaborazione tra le religioni, il terzo settore, le associazioni che operano sul territorio e le istituzioni.