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“Be Alternative Festival”: chiude con un bilancio positivo e registra oltre settemila presenze la XIII edizione

Chiusura con un bilancio oltremodo positivo per la XIII edizione del Be Alternative Festival.

Un’edizione importante per un festival in crescita esponenziale che rinnova anno dopo anno la sua formula vincente: quella di costruire itinerari fra arte, natura, scoperta dei luoghi portando la più interessante musica dal vivo nei luoghi più suggestivi del territorio calabrese.

Un festival che ha saputo guadagnarsi anche in questa annualità la stima degli addetti ai lavori, il plauso della critica specializzata che lo ha ampiamente segnalato fra i migliori appuntamenti live in circolazione in Italia e soprattutto l’affetto della sua comunità di riferimento, che ha ripagato con grande entusiasmo, l’impegno e la fatica del team durante questi mesi.

Un pubblico numeroso e attento ha accolto infatti con partecipazione questa tredicesima edizione, facendo registrare alla kermesse oltre settemila presenze.

Tanti sono stati gli appuntamenti in programma: il viaggio in musica sincero e carismatico di Ariete, l’irriverenza intelligente della stand up comedy di Luca Ravenna, le suggestioni folk dei CRYING DAY CARE CHOIR, la world music dei Tarab Ensemble e la circolar music-body percussion di Yosonu, passando per l’emozionante live che ha visto protagonisti i Kings Of Convenience sulle meravigliose sponde del Lago Cecita e il cantautorato folk di Marta Del Grandi, fino alla chiusura di edizione affidata al dinamitardo Nitro e la travolgente BigMama.

Un viaggio immersivo non solo nella musica ma anche nell’arte e nei luoghi più suggestivi della Calabria: dalla Riserva Biogenetica Golia-Corvo di Longobucco (CS), un incantevole scenario situato in posizione centrale sull’altopiano della Sila, alle rive del lago Cecita: il pubblico in questa edizione ha avuto la possibilità di godere di itinerari naturalistici di assoluta bellezza all’interno del Parco Nazionale della Sila come viaggiare sul Treno della Sila, visitare il giardino geologico, l’orto botanico, il Museo del Lupo e il Museo dell’Albero, i recinti faunistici, senza dimenticare i percorsi eno-gastronomici rigorosamente a km 0 all’interno dell’area food promossa da Gal Sila.

Come di consueto il Festival ha idealmente aperto e concluso anche questa edizione nel centro storico di Cosenza: scelta quest’ultima che conferma l’indissolubile legame della kermesse con la città dei bruzi.

Appuntamento dunque al prossimo anno con una nuova edizione carica di aspettativa ed emozione.

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