Negli ultimi giorni si è molto discusso del Cinema Orso. Come è a tutti noto, infatti, molti cittadini hanno da tempo sollecitato l’acquisizione da parte del Comune del fabbricato che ha ospitato per decenni la sala cinematografica, la quale ha rappresentato un punto di riferimento, socio-culturale, per l’intera cittadinanza di Catanzaro, e particolarmente della Comunità marinara.
Il tema è stato oggetto anche della campagna elettorale, nella quale il Sindaco Nicola Fiorita aveva promesso di fare ogni cosa per far acquisire al patrimonio del Comune lo stabile. Senonché, all’atto dell’insediamento, la nuova amministrazione comunale ha trovato pendente una procedura di esecuzione forzata, avviata dalla Giunta precedente [o meglio da Soget S.p.a. – concessionario per la riscossione dei tributi locali] nel gennaio 2022; ma con primo incanto al 14 luglio 2022, al fine di riscuotere coattivamente un credito vantato nei confronti della proprietà, per un importo di € 327.477,36. All’esito della procedura esecutiva, al terzo incanto, si è resa aggiudicataria una società, per un importo di € 175.928,13, come dichiarato con verbale del 16 novembre 2022 ; e con [aggiudicazione definitiva e] trasferimento del bene al privato, dichiarati in data 22 dicembre 2022. Proprio l’avvenuto trasferimento del Cinema Orso ad un privato ha determinato un’accesa discussione politica, nella quale si è rimproverato al Sindaco Fiorita di non aver fatto quanto necessario e possibile, al fine di far acquisire al Comune questo bene, ritenuto di particolare rilevanza socioculturale. Mentre il Sindaco ha ribadito più volte di aver attivato, come promesso, ogni procedura capace di assicurare il bene al patrimonio comunale; poiché, mediante la qualificazione del Cinema Orso come bene culturale, il Comune potrebbe esercitare il diritto ad acquisire il fabbricato [c.d. diritto di prelazione]. In virtù di tale dibattito e in assenza di dati certi abbiamo chiesto – prima con un apposito accesso agli atti e poi in Consiglio Comunale – la consegna dei documenti in possesso dell’Amministrazione, i quali ci sono stati fatti recapitare dal Sindaco, secondo quanto aveva promesso In Consiglio Comunale.
L’analisi dei documenti lascia evincere, in effetti, che nell’agosto 2022, la Sovraintendenza ai Beni Culturali aveva avviato la procedura per la dichiarazione del Cinema Orso come bene culturale, la quale si è conclusa il 13 dicembre 2022 [Decreto n. 254], vale a dire dopo l’aggiudicazione “provvisoria” dell’asta; ma, prima del decreto definitivo di trasferimento del bene all’aggiudicatario [22 dicembre 2022]. Tale situazione [per la quale la procedura di vendita forzata è stata attivata prima, ma, conclusa formalmente dopo l’avvio del procedimento per la dichiarazione del Cinema Orso come bene culturale] è destinata, molto probabilmente, a suscitare controversie giudiziarie, di soluzione non agevole. L’acquirente potrebbe aver interesse ad impugnare la dichiarazione del Cinema Orso come bene culturale ed a contestare l’esistenza del diritto del Comune ad acquistare il bene mediante la prelazione. Mentre, come ovvio, l’Amministrazione Comunale ha interesse a far accertare l’esatto contrario.
La complessità “tecnica” della situazione non lascia presagire una conclusione prevedibile, né tempestiva della vicenda. Una condizione difficile che poteva certamente essere evitata, soprattutto se risulta corrispondente al vero che la proprietaria del bene [e debitrice] aveva manifestato, prima della vendita all’asta, la disponibilità a concludere un accordo con il Comune. Sembra difficile comprendere quali motivazioni abbiano impedito di stipulare una transazione, per assicurare il Cinema Orso al patrimonio comunale, senza introdurre faticose, quanto dispendiose, controversie. Senza considerare che, forse, il Comune avrebbe potuto chiedere al Giudice – pur dopo aver avviato la procedura forzata per la vendita del bene – l’assegnazione della proprietà del Cinema Orso. Una situazione probabilmente semplice si è maledettamente complicata. Una situazione che avrebbe potuto consentire al Comune di acquisire la proprietà del Cinema Orso, senza pesi giudiziari ed economici, particolarmente gravosi; oggi, probabilmente, rimessa, al contrario, a dispute difficili che richiederanno qualche decennio per giungere a soluzione.