Un’occasione di incontro e dibattito tra operatori e associazioni del comparto culturale in Calabria quella promossa e ospitata dal centro culturale Civico Trame di Lamezia Terme, che apre un varco nella possibilità di mettere in rete le realtà che animano la vita culturale della regione e del Paese.
“L’accesso all’arte e alla cultura è un diritto di tutti: la Cultura può aiutarci a vivere in un mondo migliore”. Ha esordito così Ledo Prato, manager culturale e presidente della Rete delle Culture, dialogando con Nuccio Iovene e Cristina Porcelli, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Trame, e con Santo Vazzano, presidente di Jobel – Consorzio di Cooperative Sociali. E da qui si è mosso il confronto, dedicato agli addetti ai lavori, sulla Riforma del Codice del Terzo Settore che sta ridisegnando il no profit e l’impresa sociale nel nostro Paese, riordinandone la disciplina tributaria, le caratteristiche e le funzioni. Una riforma che porta con sé molti cambiamenti, in alcuni casi penalizzati, ma anche tante opportunità che potrebbero irrobustire gli Enti e l’intero comparto.
I rappresentanti di piccole e grandi associazioni, volto di un patrimonio dal valore immateriale, hanno discusso sulle difficoltà e le incertezze che accompagnano questa fase ibrida di transizione, in risposta alla quale lo scorso 10 maggio a Roma è stata istituita la “Rete delle Culture”, promossa dall’Associazione Mecenate 90 anche grazie all’iniziativa della Fondazione Trame e di Consorzio Jobel, per farne un luogo di contaminazione, aggregazione e coprogettazione, strumento di formazione per la crescita degli Enti aderenti e di rappresentanza di un mondo spesso lasciato ai margini. Un esperimento che è anche una pratica di valori condivisi che in Calabria fanno maggiore fatica a sopravvivere.
La riforma del Terzo Settore obbliga gli Enti a ripensarsi. Per questo, aggregarsi e strutturarsi diventa fondamentale: la Cultura è un bene diverso da tutti gli altri e la creazione di valore è da misurarsi con strumenti che non diano conto esclusivamente degli aspetti economici, finanziari e patrimoniali ma anche delle capacità in termini di funzione identitaria e memoria storica, contributo al dibattito culturale, mediazione creativa, connettività, capitale culturale, peso sociale. Oltre i numeri, il bilancio in questo caso è un manifesto di valori.
“La Rete delle Culture è un’opportunità da cogliere per non finire ai margini del nostro Paese. Oggi ci è chiesto di fare di più ed essere efficaci. Il settore culturale, principalmente nel mezzogiorno, dipende al 95% da risorse pubbliche. Si tratta di un sistema di attribuzione che obbliga alla competizione anziché alla cooperazione. Ma per concorrere all’interesse pubblico è necessario collaborare, per questa ragione stiamo costruendo l’impresa collettiva che è la Rete delle Culture”. Prato, dopo una lunga riflessione sullo stato dell’arte del settore culturale italiano ed una analisi sulle difficoltà che si trova a vivere il mondo dell’associazionismo soprattutto nel sud Italia, avvalorata e confermata dalle esperienze condivise dai partecipanti al dibattito, ha illustrato gli obiettivi della Rete, la cui adesione è aperta a tutte le realtà che vogliano condividerne lo Statuto e la Carta dei Valori.
Il prossimo 16 dicembre avrà luogo la prima assemblea nazionale, ospitata dal Forum del Terzo Settore, a Salerno. La prima sfida, entro quella data, è raggiungere il numero di cento Ets iscritti per costituire la Rete ai sensi dell’art 41 del Codice del Terzo Settore e ottenere l’iscrizione al Runts.
Hanno offerto la propria testimonianza e il proprio contributo al dibattito tramite i loro rappresentanti, tra gli altri: Impresa Sociale Kairos (Pizzo), Comunità Patrimoniale Giudecca (Reggio Calabria), Le Cento Città, Culture in Movimento, Ciclo Officina (Crotone), Mammut Teatro, Sistema Bibliotecario Lametino, Glicine Associazione e rivista culturale, Associazione Progetti Finanziamenti e Territorio, Una Associazione culturale, Legambiente Lamezia, Tele Elettra, Premio Muricello, Biblioteca Scrittori Di Calabria, Fondazione Mediterranea (Lamezia Terme), Jacurso da Vivere e Imparare (Jacurso), Circolo Arci Ubi Maior Another Beach Project (Isola Capo Rizzuto), Makros (Petrizzi), Cooperativa Kiwi, Fabbrica dei saperi (Rosarno), Fili Meridiani (Pallagorio), Fondazione Città Solidale, Associazione Gutenberg Calabria (Catanzaro).