Il 13 ottobre è la Giornata Mondiale della Vista, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per l’occasione IAPB Italia Onlus – l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, ha organizzato una serie d’incontri divulgativi e offerti controlli oculistici gratuiti, grazie soprattutto all’impegno delle strutture territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, presenti con i propri volontari e dirigenti per testimoniare il ruolo fondamentale della prevenzione nel contrasto al rischio di cecità.
In prima linea, anche, la sez. catanzarese UICI e IAPB guidate dal Presidente Luciana Loprete, coadiuvata nelle attività da Antonella Mascaro, responsabile attività di prevenzione sez. di Catanzaro, la quale per l’occasione dedicata alla giornata contro la cecità ha sottolineato il lavoro dell’IAPB e l’importanza della prevenzione.
“IAPB Italia Onlus nasce, negli anni 70, – spiega Antonella Mascaro – dall’esigenza del moltiplicarsi della cecità e dalle malattie oculari invalidanti e si pone come missione quella propria del voler tutelare i cittadini in maniera precoce. Ci si era resi conto, infatti, che la prevenzione non veniva realizzata in maniera corretta anzi era del tutto assente e si interveniva solo quando la problematica era già troppo grave. L’agenzia, quindi, si pone come obiettivo primario quello di far conoscere le patologie invalidanti attraverso una corretta informazione che è sempre la prima forma di prevenzione”.
Prevenzione, dunque, la parola d’ordine che segue dei percorsi mirati, come quelli educativi sanitari, promuovendo diverse campagne di sensibilizzazioni e divulgative e portando il contributo in diversi contesi come ad esempio le scuole. “Infatti, tra ottobre e novembre, partiremo – rende presente la responsabile attività di prevenzione – con la campagna “Occhio ai bambini” e si effettueranno degli screening gratuiti per i bambini dai 3 ai 11 anni. Ci sposteremo, quindi, con le nostre equipe medica e le unità mobile oftalmologiche che sono dei gabinetti oculistici itineranti, che hanno anche la funzione di raggiungere maggiormente quei luoghi quasi disabitati lontani dei centri medici. Inoltre, – prosegue – seguiranno delle campagne informative attraverso la realizzazione di depliant e opuscoli accessibili a tutti, sia per gli adulti con le varie specifiche mediche sia per i bambini con adesivi, cartoni animati, DVD, in modo da spiegare che la vista è uno dei sensi più importanti e quindi che è necessario fare almeno uno, due, controlli durante l’arco dell’anno”.
L’IAPB come agenzia internazionale collabora con l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ed interviene con diversi progetti anche nei Paesi in via di sviluppo dove è ancora difficile curare le malattie oculari degenerative. Svolge attività informative e di collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero degli Esteri e collabora con le strutture sia private sia pubbliche e quindi con la Società Oftalmologiche Italiana, attraverso la quale viene garantito lo step successivo, cioè la diagnosi. Si passa così dall’azione di prevenzione informativa alle visite“L’IAPB – sottolinea Mascaro – in tutte le sue sedi, anche a Catanzaro, sia nel proprio gabinetto allestito presso la propria sede sia attraverso le diverse iniziative itineranti, offre alla popolazione degli screening gratuiti e lì dove si rende necessario segue la gestione del caso e delle malattie. Successivamente si passa alla terza fase che è quella riabilitativa. L’agenzia si occupa, infatti, anche di riabilitazione sia a livello nazionale con un polo tecnico specifico che si trova presso il Policlinico Gemelli di Roma ma anche a livello sezionale abbiamo il nostro gabinetto oculistico di riabilitazione”.
Inoltre, a livello scientifico redige, ogni trimestre, “Oftalmologia Sociale”, un testo che contiene tutte le informative scientifiche, con articoli specifici e tutti i dati degli screening effettuati a livello mondiale attraverso le campagne di prevenzione, i quali vengono raccolti attraverso una mappatura dashboard interattiva: “Vision Atlas”.
“Individuare, comunicare – conclude Antonella Mascaro – quali siano le cause maggiori che portano alla cecità, individuare i luoghi e quindi contestualizzare anche le patologie, ad esempio nella nostra regione la maggioranza della popolazione soffre cataratta e di diabete, permette di conoscere, su scala globale, lo stato della salute visiva, l’impatto dell’ipovisione e le principali statistiche correlate alle patologie della vista, così da poter intervenire in maniera completa facendo della Prevenzione mirata”.
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