“Ho imparato così tanto da voi, Uomini... Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” - Gabriel Garcia Marquez
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Al Salone internazionale del libro di Torino venerdì 16 maggio 2025 la Cineteca della Calabria propone “Il Bacio di Mary Pickford” musicato da Marcello Capra e prodotto da Francesco Misiano

Grande evento al Salone internazionale del libro di Torino, presso lo stand della Regione
Calabria nel Padiglione Oval coordinato da Franco Mazza, dove la Cineteca della
Calabria presenta l’edizione Dvd del film
“Il Bacio di Mary Pickford”, con musiche di Marcello Capra che sonorizzerà dal vivo il film.
L’opera racconta la visita a Mosca di Douglas Faibanks junior e Mary Pickford nel 1926, per lanciare le industrie cinematografiche Mezrabpom delle quali era presidente Misiano,
uomo del dialogo Usa-Urss e grande animatore internazionale. L’evento, segue la presentazione del volume “Francesco Misiano Cinema e Rivoluzione” svoltosi a New York presso la Cuny in Novembre  e caratterizza l’impegno dell’istituzione calabrese nel valorizzare questa grande figura del cinema internazionale, nativa di Ardore. Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria, aveva proposto a Piergiorgio Caruso, direttore del Museo del Rock, l’idea di rimusicare in chiave rock questo film e così da questa sinergia tra le due istituzioni è nato il primo cineconcerto, che si è tenuto a Catanzaro nel  Dicembre scorso in occasione delle iniziative per i 140 anni dalla nascita di Francesco Misiano. L’edizione di Attanasio si avvale delle fotografie di Antonio Renda, sincronizzazione musiche e editing video Nicola Carvello, collaborazione ai testi Raffaele Cardamone, ufficio stampa Luigi Stanizzi, Ufficio comunicazione Mariarosaria Donato, progetto grafico Guglielmo Sirianni.
Ecco la trama del film. Un aspirante cascatore, maschera di cinema a tempo perso, che s’innamora di una bella spettatrice. La giovane emancipata non lo corrisponde, a causa di un’altra passione. È afflitta da “americanite”, sorta di psicosi innescata dai serial americani. Il giovane quindi si sottopone a indicibili prove per essere all’altezza dei modelli stranieri. Al suo primo ingaggio come controfigura, riceve fortunosamente il bacio di Mary Pickford (realmente in visita a Mosca durante le riprese). Così assurge a semidio dell’establishment
cinematografico. Ma se ne pentirà repentinamente, per gettare la maschera e,
infine, riconciliarsi con i valori di una società comunista senza divi, né manie. Esperto nella regia di film a episodi, Komarov realizza una delle tante commedie finanziate dal Soccorso Operaio Internazionale (Mežrabpom-film). Marcello Capra nasce musicalmente nei mitici anni 60 con il gruppo dei Flash quando la “British Invasion” irruppe sensibilmente nella vita delle nuove generazioni e nel mondo
musicale italiano. Nel 1971 entra alla grande nei “mitici anni 70 nostrani, fondando i “Procession” uno dei primi gruppi progressive italiani. Con i “Procession” incide “Frontiera” e diventa parte della storia dell’Italiani Prog. Con i “Procession” ebbe una intensa attività live fino a quando dovette abbandonare il gruppo per il servizio militare. Dopo alcune collaborazioni autorevoli, con Raffaella De Vita, Enzo Maolucci e Tito Schipa Junior intraprende la carriera
come solista ed approda al suo primo album, “Aria Mediterranea”, e seguiranno nel tempo più produzioni discografiche talvolta con ospiti “storici” quali Silvana Aliotta e Beppe Crovella. Parallelamente crea il trio del Glad Tree. Sia su disco che dal vivo la sua musica diventa accentrata prevalentemente sulla chitarra acustica, dove si specializza in un approccio quanto mai originale. Laddove la storia
della chitarra, si è ramificata manifestandosi attraverso i più svariati approcci stilistici, dagli arabeschi armonici degli arpeggi all’intricata fluidità del fingerpicking , dal virtuosismo percussivo del “tapping” , agli sperimentalismi
“scrapping” e oltre, alla Fred Frith, Marcello ha trovato una sua attitudine alla sua musica “chitarristica”; dando vita ad un suo originale approccio stilistico. Lo stile di Marcello, si può definire un “Intenso armonico/ritmico
melodicizzato”. Pur inserendo momenti della tecnica consolidata, il clou della sua musica è quel suo modo di “compattare” armonia e ritmo, con un senso melodico “in testa”, in un vortice di intensità che caratterizza gran parte dei
suoi brani. C’è una energia rock mista ad una passionalità flamenca che lo rende immediatamente riconoscibile.

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