L’estate in Calabria si caratterizza non solo e soltanto per l’azzurro mare, il caldo sole ed il buon cibo ma anche per il teatro, quello che viene organizzato nelle piazze, negli angoli più suggestivi, durante le feste di paese. E allora quando il teatro chiama, ecco che la compagnia lametina “G. Vercillo”, risponde presente, e pronta a contribuire alla vitalità del proprio territorio.
Ieri sera, infatti, nuova scommessa accettata e con la medesima passione il gruppo teatrale Vercillo di Lamezia Terme ha portato il suo recitar in vernacolo, in un emozionale centro storico del comune di Jacurso, patria sì del gelato ma anche di straordinario calore umano.
Alla presenza di un caloroso pubblico, in pochi istanti, corni, cornetti e ferri di cavallo hanno occupato la scena, chiamando i presenti a diventare complici di don Vincenzo, il superstizioso capo famiglia. Un alternarsi di scene comiche, dialoghi a volte surreali, hanno creato l’atmosfera per la commedia esilarante in due atti, “E se poi è vero…?”, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.
Con un incalzare di dialoghi, cambi scena e costumi, il gruppo Vercillo ha coinvolto con l’esasperazione di un tema che trova ancora oggi, grande attualità. Una scenografia, realizzata dal componente del gruppo Giuseppe Persico ed allestita dagli stessi attori, ha indirizzato il pubblico indietro nel tempo, alla Calabria ani 50/60 riportando la memoria a quei cornetti, amuleti ed oggetti magici che tutti, almeno una volta, possono ricordare di aver visto nelle case del passato, nelle carrozzine dei neonati, nei luoghi che potessero essere più esposti all’influsso di forze oscure.
E così, tra risate, riflessioni e memoria, il gruppo lametino ha riportato Jacurso indietro nel tempo, a quella Calabria dove la tendenza alla superstizione era molto radicata e legata soprattutto a tutti gli eventi importanti della vita, segnati da credenze e tradizioni molto particolari, alcune decisamente fantasiose o bizzarre, portate in scena dalla Famiglia di don Vincenzo.
Il finale però, ha ricordato come l’agire dell’uomo debba essere illuminato dalla ragione e che, la superstizione sia solo e soltanto una dimensione mentale e non mai, realtà.
A ringraziare i presenti e la compagnia è stato proprio il primo cittadino del comune di Jacurso.
Ferdinando Serratore insieme ad una rappresentanza dell’amministrazione comunale, che ha rimarcato la scommessa dell’agire politico del governo che a lui fa a capo, quella cioè di promuovere e far rivivere il centro storico della sua città, riuscendo ad animare di contenuti artistici, culturali ed umani ogni suo angolo, creando l’occasione per un dialogo civico ed una crescita per tutto il territorio. Anche attraverso il cartellone estivo – ha sottolineato il sindaco – vogliamo far riscoprire il patrimonio naturale e culturale di Jacurso che nel connubio con le sue eccellenze gastronomiche ed in particolare il gelato, diventa volano per il turismo dell’intera Regione Calabria.
Non poteva non chiudere la serata il regista, Raffaele Paonessa che. ha ringraziato per la straordinaria accoglienza ricevuta, per il calore dei sorridenti applausi, evidenziando particolare riconoscenza al sindaco, dott. Serratore che non si era risparmiato, così come fa un bravo padrone di casa, nel supportare gli ospiti non solo e soltanto con il ristoro, ma con una concreta mano offerta durante la fase di allestimento.
Il teatro è questo – conclude Paonessa – vivere in comunione ogni atto della vita.
E se poi è vero? … per scoprirlo non resta che seguire la compagnia Vercillo il prossimo 12 agosto a Pannaconi nel comune di Cessaniti (VV).