«Calabria e Campania in fondo alla graduatoria Ue per qualità istituzionale. Le due regioni meridionali fanno meglio solo dell’ultima in classifica, ovvero la regione della capitale rumena, Bucarest.
La Calabria, per dare un’idea, registra un indice di -2,09 rispetto al + 2,28 dell’arcipelago delle Ålland, provincia autonoma della Finlandia, in cima alla classifica.
La classifica è frutto di una ricerca ventennale che mette in relazione tre indicatori principali: corruzione, applicazione imparziale dello stato di diritto ed efficacia della burocrazia. Vi sono poi altri fattori che vengono presi in considerazione come istruzione, sanità e applicazione della legge.
Fattori in cui la Calabria ha note carenze registrate cronicamente nella percezione dei cittadini. Ciò la relega, insieme ad altre regioni del Sud Italia e non solo, in fondo alla classifica europea per qualità istituzionale.
Gi indici presi in considerazione per questo studio portato avanti dall’Università di Goteborg sono molto importanti per la Commissione europea tanto da inserire questo studio nell’ottavo rapporto sulla politica di Coesione. È immediato, infatti, il rapporto fra valori bassi di qualità istituzionale e ridotta capacità nell’utilizzare le risorse pubbliche nazionali ed europee e quindi innescare in maniera virtuosa processi di sviluppo.
Bisogna invertire questa tendenza e raggiungere la media europea, contrastare attraverso iter trasparenti e legittimi la corruzione e utilizzare le risorse in arrivo per migliorare gli standard qualitativi dei servizi e rinnovare in meglio la percezione delle istituzioni nei cittadini», conclude in una dichiarazione la parlamentare europea Laura Ferrara.