“È un fatto grave che meritava una punizione, ma questa sentenza esemplare è stata fatta solo per l’opinione pubblica e così, a mio parere, non si fa la giustizia. Non ho mai visto una sentenza che pur riconoscendo un tentato omicidio, dia 20 anni di reclusione con il rito abbreviato. Vedremo le motivazioni e poi decideremo su appello”. Così il difensore di Nicolò Passalacqua, l’avvocato Salvatore Iannone, ha commentato la sentenza.
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“È la risposta massima che poteva dare un giudice di fronte a quello che è il capo di imputazione e il rito prescelto”, ha invece detto l’avvocato Gabriele Bordoni, difensore della famiglia di Davide Ferrerio, il giovane bolognese rimasto in coma dopo un pestaggio a Crotone. “Anche l’aver accolto integralmente la nostra richiesta risarcitoria dà il senso di una risposta forte di un Paese civile contro la brutalità insensata e questo ricostruisce un minimo di serenità”.
“La famiglia di Davide rimane straziata e colpita per sempre, ma non si è sentita abbandonata dalla giustizia e da quella parte civile del Paese alla quale vuole riferirsi. La risposta c’è stata, ne sono lieto nell’interesse della famiglia”, aggiunge il legale.