Si è svolta ieri mattina a Vibo Marina una importante riunione in vista della redazione dei documenti propedeutici alla redazione del Piano regolatore del porto, come stabilito dalla legge 84/94 e ss. mm. ii. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti degli enti coinvolti ed i soggetti privati che a vario titolo operano all’interno dell’infrastruttura. Per il Comune di Vibo Valentia era presente il sindaco Maria Limardo, accompagnata dal vicesindaco Pasquale Scalamogna. Obiettivo della riunione, conoscere dall’esperienza diretta degli operatori i loro piani di sviluppo, le problematiche, le aspettative su quella che è la più importante infrastruttura del territorio.
Da parte sua, il sindaco Limardo ha ribadito la necessità di mantenere la vocazione polifunzionale del porto di Vibo Marina, e quindi sia commerciale che turistica e peschereccia, incrementando quegli interventi che possano consentire un miglioramento nella fruizione dello stesso da parte di chi è chiamato ad operare in stretta collaborazione con gli enti territoriali. “Il Comune di Vibo Valentia – ha dichiarato il primo cittadino – intende recitare il ruolo di legittimo protagonista nelle dinamiche di sviluppo non soltanto dell’infrastruttura, ma anche di crescita di tutto l’indotto, mettendo a disposizione dell’Autorità le proprie competenze in materia ed affiancando le altre istituzioni, a cominciare dalla Capitaneria, nell’ottica di una sinergia che agevoli uno sviluppo armonico di tutta l’area, con ricadute positive per l’intero territorio”.
La legge 84/94, aggiornata al 2022, prevede quindi, prima dell’approvazione del Piano regolatore, la redazione del Documento di pianificazione energetica ed ambientale con il fine di perseguire adeguati obiettivi, nello specifico indirizzi strategici per la implementazione di precise misure al fine di migliorare l’efficienza energetica e di promuovere l’uso delle energie rinnovabili, puntando quindi ad un porto “green”. Contestualmente si lavorerà alla redazione del fondamentale Documento di pianificazione strategica di sistema (DPSS) e quindi del Piano regolatore. Proprio nel DPSS verranno indicati strategie ed obiettivi che dovranno essere applicati nel PRP, che comprendono le macro destinazioni delle aree, l’interazione città-porto, gli indirizzi generali che consentiranno all’Autorità di sistema portuale di individuare la vocazione dei vari porti, procedendo ad una programmazione di sviluppo che si integri con quella delle amministrazioni competenti e non vada in contrapposizione.
All’esito della riunione, l’Autorità procederà quindi con la redazione di una prima bozza che verrà successivamente condivisa con gli enti, in particolare Comune e Capitaneria, per eventuali modifiche migliorative.