Don Francesco e Don Massimiliano hanno trent’anni e sono sacerdoti da tre. Entrambi hanno servito messa due volte con Benedetto XVI, durante il suo pontificato, e oggi sono passati a rendergli omaggio.
Uno arriva da Tirana, dove presta servizio in questo momento, l’altro da Roma. Quando il pontefice tedesco è stato eletto facevano la seconda media, e si trovavano in piazza.
Erano seminaristi quando poi hanno assistito Joseph Ratzinger durante la celebrazione, “nel 2010 e l’anno prima che si dimettesse”. “Ricordiamo un sant’uomo, una persona umile e disponibile alla volontà di Dio”, raccontano.
“Lui ha segnato il nostro percorso di scelta vocazionale, con le sue parole, con la sua sapienza, il grande amore verso la chiesa, la sua rinuncia”. Entrambi ricordano la “chiarezza disarmante” di Benedetto XVI nello spiegare la fede, soprattutto durante le omelie.
A parlare ancora di “umiltà” sono altri due giovani sacerdoti, di 30 e 28 anni, Don Danilo e Don Michele. Arrivano da Reggio Calabria e sono sul sagrato.
Hanno appena reso omaggio alla salma del papa emerito. “Trasmetteva concetti alti con parole semplici, senza sminuire la portata di quello che annunciava – raccontano -.
Era umile nella sua grandezza”.