“Niente di nuovo sul cielo e sulla risoluzione del problema “cimiteri” nel comune di Catanzaro. La città è ferma ed inchiodata ad un’emergenza probabilmente causata da scarsa professionalità degli uffici e, quello che più preoccupa, è il silenzio imbarazzante che arriva dal sindaco Nicola Fiorita, al quale sembra interessi poco la violazione del valore civico della pietas e della cultura di ricordo dei defunti, mentre fra pochi giorni ricorre la data del 2 novembre e della loro commemorazione”. Lo afferma in una nota Alfredo Serrao, presidente dell’associazione “I Quartieri”.
“In questa specie di manifesto politico del silenzio e del disinteresse, – prosegue la nota – che procede stranamente verso un’omologazione con il passato, non sgombrano il campo dalle preoccupazioni le parole dell’Assessore Raffaele Scalise, che rispolvera progetti della vecchia amministrazione, riesumando il project financing che in una procedura pubblico e privato dovrebbe rilanciare l’investimento strutturale sui cimiteri cittadini, tanto da riesumare il progetto dell’impianto di cremazione nel cimitero di Via Paglia, senza valutare oggi il punto di equilibrio economico e soprattutto il valore della domanda.
Due dati si sono chiariti nel problema cimiteri: il primo che esiste una violazione, anche questa silenziosa delle prerogative del Consiglio Comunale, espropriato di ruolo dall’azione confusionaria di funzionari e dirigenti del comune di Catanzaro; il secondo è che l’affollamento delle salme negli obitori discende da una mancata programmazione, quella che fra esumazioni ed estumulazioni doveva anche prevedere investimenti di tipo strutturale, mentre l’amministrazione distribuiva i premi di produttività, tutti da verificare come ha giustamente fatto notare l’avv. Antonello Talerico, importante esponente della maggioranza di Fiorita.
La ultime parole dell’Assessore Scalise aggiungono peraltro ulteriori elementi di preoccupazione. Perché si certifica che il comune di Catanzaro non ha nei suoi cimiteri gli spazi di emergenza, quei campi di inumazione da usare e tenere disponibili per eventuali fenomeni di calamità naturale oltre che di Protezione Civile, un aspetto che potrebbe diventare suscettibile di una valutazione di responsabilità anche penale. D’altronde sempre Scalise afferma che l’unico campo di inumazione è nel cimitero di Santa Maria, dove potrebbe anche questa essere una notizia non corretta, perché come per altri siti che gli uffici hanno tentato di modificare a piacimento curvando a loro vantaggio regole e norme, potremmo essere in questo caso di fronte ad un suolo destinato alla costruzione di loculi (?).
Ci preoccupa tantissimo anche conoscere, sempre per affermazione dell’Assessore Scalise, che nei cimiteri cittadini esistano, senza un perché, salme senza concessione o con concessioni scadute da tempo, o salme indecomposte che sarebbero state oggetto di cremazione(?). Se anche queste notizie hanno una verità, allora c’è il dubbio di una certa permeabilità degli uffici comunali (?) e, c’è una procedura illegittima che viola ogni vera regola di privacy, sulla cremazione, che non si capisce dove sia avvenuta e pagata da chi (?), perché operazioni che necessitano non per inciso, di autorizzazioni esplicite degli interessati e degli eventuali eredi.
Altra cosa è programmare attività a medio e lungo termine di investimenti nei cimiteri cittadini, – conclude Serrao – anche attivando formule di collaborazione pubblico e privato, ma il tutto è un fatto che non incide nel breve periodo, dove la situazione di legalità e di garanzia sanitaria nei cimiteri della città potrebbe essere fortemente compromessa. Ecco perché forse il sindaco Fiorita, insieme anche a noi, dovrebbe lasciare la parola agli organi di polizia, quello che indipendentemente dal suo volere, peraltro finora manifestato nel silenzio, sarà la strada da noi ormai intrapresa. Di certo è questo il cambio di paradigma che la città ed i cittadini si aspettano…”