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La rinascita del Centro Storico: tra “cantieri-evento” e finanziamenti, Francesco Alimena racconta il progetto di ricostruzione nel cuore di Cosenza

di Roberta Mazzuca – Centro di arte, storia e cultura, “un luogo tutto da vivere e da sperimentare, in cui si possono trovare molti monumenti, edifici importanti, strade e piazze di diversi periodi storici che mostrano una Cosenza in continua evoluzione: tante epoche in un solo posto, per sentirsi in ogni momento al Centro della Storia”. Basta fare una piccola ricerca online per ritrovarsi, ad esempio, su pagine come quella di “Cosenza Turismo”, che celebrano le bellezze e i fasti di una Cosenza di cui ormai non vi è più traccia. Una Cosenza al centro di una storia che non è più fatta di cultura, teatri, chiese, simboli di un passato glorioso e memorabili narrazioni, ma di degrado, crolli, abbandono, disperazione, e decadenza. Una storia fatta di amministrazioni che si susseguono senza volgere il minimo sguardo alla situazione in cui la tanto amata “Cosenza Vecchia” versa, riducendola, così, ad una condizione disastrosa difficile anche da descrivere, in cui cumuli di macerie si alternano a cumuli di immondizia e degrado, tra i bellissimi vicoli e i meravigliosi edifici che potrebbero, da soli e in silenzio, raccontare una storia di tutt’altro taglio. Vicoli in cui capitano, ormai, conversazioni che fanno sorridere per quanto surreali nella loro disarmante realtà, ma che lasciano anche un gusto di amaro in bocca. Come quella che qualche giorno fa mi capitò di avere con una signora del posto che, vedendomi sbucare da un vicolo, stupita, mi chiese: “Ah, ma da qui si passa?”. E io, che avevo appena scavalcato un cumulo di detriti e di rifiuti, finanche un intero materasso abbandonato, le risposi: “Con buona volontà ce la si fa, signora, ma forse cercherei un’altra strada”. Lei mi guardò, con un sorriso quasi rassegnato, e si preparò a scalare cumuli di rifiuti e detriti. Mi allontanai, così, lasciando dietro di me il senso di caparbietà di quei cittadini che, di fronte al degrado e alla devastazione di quella che un tempo era la zona più ricca e prosperosa di storia dell’intera città, continuano a non arrendersi, restano, e convivono con quel senso di rassegnazione misto a ostinazione.

Una storia che, forse, sta tentanto di ricostruire, letteralmente e metaforicamente, la nuova amministrazione capeggiata dal sindaco Franz Caruso, che ha affidato la delega al CIS – Centro Storico e Agenda Urbana al consigliere Francesco Alimena. “Il primo finanziamento vale 90 milioni di euro, di cui 41 in capo al comune di Cosenza, e l’altro, Agenda Urbana, vale 30 milioni di euro tra Cosenza e Rende, di cui Cosenza ha 18 milioni” – ci dice lo stesso Alimena in un’intervista rilasciata ieri ai nostri microfoni. “Appena insediati – continua – abbiamo recuperato questi finanziamenti che si stavano perdendo e concordato tutte le azioni con il Ministero”. Proprio ieri si è conclusa, infatti, l’ultima riunione che ha dato vita al tavolo operativo per la risoluzione delle problematiche inerenti agli interventi che i quattro enti beneficiari, cioè Provincia, Comune, Unical e Segretariato Generale del MiC hanno in comune sul territorio.
“Il vero primo intervento che siamo riusciti a recuperare e che ci sta molto a cuore è quello sul dissesto idrogeologico: 6 milioni e 9 che vanno a finanziare 11 interventi che prevederanno la messa in sicurezza di tutta la collina del Centro Storico e il ripristino di tutte le situazioni interessate da frane, sia le ultime avvenute, sia quelle risalenti a più tempo addietro, come quella che interessa la zona della Massa o le frane che interessano Donnici e Colle Mussano. Ovviamente, quella che ci sta più a cuore, anche per il tragico evento dell’anno scorso, è quella di Via Vittorio Emanuele, ma anche quella dei Tredici Canali, che creano grande disagio alla città. Insomma, il recupero di questi fondi del 2018 è stato il grande primo intervento di messa in sicurezza del Centro Storico”.

Nello specifico, questi gli interventi previsti:

Risanamento ambientale, la messa in sicurezza del versante e l’adeguamento del muro di sostegno di Portapiana, per un importo di euro 678.135,78.

Riqualificazione urbanistica e funzionale di Piazzetta Toscano con valorizzazione dei reperti, per un importo di euro 1.212.924,00.

Valorizzazione dei percorsi e dei beni architettonici del Centro Storico con riqualificazione delle aree per la fruizione turistica, per un importo di euro 2.000.000,00.

Adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e la rifunzionalizzazione della Biblioteca civica, per un importo di euro 5.083.207,50.

Riqualificazione della Villa vecchia e delle aree verdi per la rivitalizzazione del Centro Storico, per un importo di euro 2.731.183,50.

Riqualificazione dell’area di Portapiana con la sistemazione del parcheggio per la sua completa fruizione, per un importo di euro 798.657,75.

Intervento di riqualificazione territoriale tramite i “Giardini Urbani Diffusi”, per un importo di euro 1.161.684,00.

Riqualificazione degli spazi pubblici del centro storico, del verde e dei sottoservizi, per un importo di euro 8.766.337,05.

Miglioramento dell’accessibilità al centro storico, attraverso interventi di mobilità sostenibile, per un importo di euro 11.231.700,20.

Riqualificazione di piazza Amendola, per un importo di euro 628.649,93.

Intervento di restauro del complesso monumentale di San Domenico, per un importo ammesso, pari a euro 8.307.525,75, articolato in un primo lotto funzionale di euro 5.970.451,75 a valere sulle risorse del CIS, ed un secondo lotto di euro 2.337.074,00 a valere sulle economie rinvenienti dagli interventi del CIS.

Interventi che dovrebbero permettere di ricominciare a godere di ciò che l’antica “Atene della Calabria” è in grado di raccontare: dagli scavi archeologici di Piazzetta Toscano, stratificazione urbana che va dal IV secolo a.c. ai giorni nostri, oggi ricoperta di sterpaglie, vetri rotti ed escrementi di animali, al Teatro Alfonso Rendano, iniziato nel 1877 dal progetto dell’architetto Nicola Zumpano ed esso stesso vera e propria opera d’arte, oggi abbandonato e privo di un cartellone artistico ricco e variegato da fruire, all’Accademia Cosentina, elegante edificio di richiamo neoclassico, sede della biblioteca civica cittadina, oggi chiusa.

I CANTIERI-EVENTO PER FAR RINASCERE LA “VECCHIA COSENZA”

“D’accordo con gli altri protagonisti di questa rinascita del Centro Storico – ci spiega Alimena – che sono la Provincia di Cosenza, l’Unical e il Segretariato Generale, pensiamo di riuscire a trasformare quello che di solito è un cantiere, cioè un evento di grande impatto sulla vivibilità dei luoghi, in un’occasione di rilancio sia per la qualità di vita dei cittadini sia per la conoscenza dei cosentini che vivono oltre il Ponte Mario Martire, e dei visitatori e turisti che verranno in città in questi anni di cantiere”. Ogni zona del Centro Storico, quindi, sarà interessata da più cantieri, e ci sarà allora il cantiere evento di Santa Lucia, la piazzetta ormai martoriata e agli onori delle cronache per i continui crolli, incendi, e degrado generale, il cantiere evento San Francesco d’Assisi, quello dei Rivocati, della Massa e di Spirito Santo, e così via. Su ognuno di questi quartieri ci saranno più interventi, e la volontà di Alimena e di tutta l’Amministrazione è quella di trasformarli in dei momenti di condivisione pubblica, “perché gli abitanti potranno essere testimoni e volontari di questi cantieri. Con attività artistiche e culturali che concorderemo avranno modo di raccontare i cantieri a chi arriva lì, quindi attraverso performance, eventi culturali e teatrali, approfondimenti culturali. Attraverso il racconto che faremo e la possibilità di visitarli e monitorarli giorno per giorno, noi vedremo Cosenza Vecchia rinascere sotto i nostri occhi” – conclude Francesco Alimena ai nostri microfoni.

Un’iniziativa degna di nota, in un contesto cittadino che, oramai, al di là del Centro Storico stesso, è diventato un enorme ed interminabile cantiere. Basti pensare al famosissimo ed osannatissimo “Parco del Benessere”, il cui progetto, avviato dall’amministrazione Occhiuto, con le sue ciclabili e la sua promessa di una maggiore vivibilità del territorio, offre, da più di quattro anni, la visione di un lunghissimo cantiere ancora incompiuto, con piste ciclabili interrotte nei punti più pericolosi, e un degrado generale, panchine rotte, e rifiuti per strada, che di “benessere” ha ben poco e che si ripropone ogni anno uguale a se stesso anche in altri punti della città. L’idea, allora, di rendere quella che ormai è una costante dell’intero territorio, un modo attraverso il quale riscoprire la bellezza dei luoghi e della nostra storia, è sicuramente un’iniziativa degna di interesse, che coinvolgerà i cittadini, se non altro, nella speranza di tornare a vedere quei luoghi non solo ricostruiti, ma anche saturi di arte, storia, cultura, e soprattutto, della propria caratteristica identità.

UNA LEGGE SPECIALE PER IL CENTRO STORICO: LA POSIZIONE DELLA GIUNTA

Infine, abbiamo voluto interrogare Alimena anche sulla possibilità che questi finanziamenti e il progetto messo in atto per la ricostruzione fisica e culturale della Città Storica, non siano sufficienti a risanare l’intero territorio, così come messo in evidenza negli ultimi giorni da alcune dichiarazioni della Lega.
“Bisogna valutare la possibilità di una legge speciale nazionale per il centro storico di Cosenza, e per questo chiediamo al sindaco Franz Caruso di farsi promotore di un incontro con la rappresentanza parlamentare calabrese” – ha affermato pochi giorni fa Simona Loizzo, capogruppo della Lega in consiglio regionale. “Il Comune di Cosenza è in dissesto e non ha le risorse per agire in maniera sostitutiva nei confronti dei privati che non intendono ristrutturare e restaurare gli immobili” – continua la Loizzo. “Serve un grande finanziamento che contemperi gli interventi primari su rete idrica e fogniaria e quelli concernenti gli edifici privati, alcuni dei quali vanno abbattuti”.
“I 41 milioni di euro a disposizione rappresentano l’inizio di un percorso. Ora bisogna puntare a una legge speciale per Cosenza, unica strada percorribile per rilanciare un borgo che presenta testimonianze storiche e culturali. La proposta della capogruppo in Lega in consiglio regionale, Simona Loizzo, è da sostenere a prescindere” – afferma, ancora, il deputato calabrese Domenico Furgiuele.

In merito all’argomento, Francesco Alimena risponde che “il sindaco Franz Caruso, fin dalla campagna elettorale, parla della necessità di una legge speciale per il Centro Storico, e siamo contenti che anche le altre forze politiche si siano adesso allineate su questa proposta. Sul fatto che i 90 milioni non bastino, non lo sappiamo ancora, perché credo che questi 90 milioni più gli altri 20 concentrati sull’area del Centro Storico faranno da volano per tantissimi altri interventi. Conosco tantissime persone che vorrebbero comprare casa nel Centro Storico, soprattutto giovani, che hanno la forza di volontà e il coraggio di venirci ad abitare, ma è chiaro che nessuno acquista casa se non si hanno i sottoservizi, l’illuminazione, il metano o l’acqua, l’accessibilità garantita. Tutte queste cose sono previste e finanziate dai 90 milioni. Sono certo che una volta che avremo tutto questo, e una volta che, oltre ad aver installato i contenitori, installeremo i contenuti, sarà il punto di svolta che permetterà anche ad altre proposte pubbliche e private di venire al Centro Storico e si innesterà un processo virtuoso che porterà alla rinascita di Cosenza Vecchia”. Così conclude la nostra intervista il consigliere, che ci dà notizia, quindi, anche dell’idea di rendere vivibile ogni edificio ristrutturato, con interventi di social housing, installazione di imprese culturali creative, e la proposta di portare l’Università all’interno del Centro Storico. “Forse nei prossimi cinque anni vedremo per la prima volta l’Università venire a risiedere nel Centro Storico”.

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