Il XXXIV Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia e Scienze, per la sezione saggistica, sarà conferito a Giuseppe Ferraro per il suo recente volume Vincenzo Padula e i briganti. Storiografia e discorso pubblico (Rubbettino 2021). La cerimonia di consegna è fissata per il prossimo 12 novembre 2022 a Reggio Calabria. Il premio, nella sua nuova veste, sarà solennizzato da numerosi appuntamenti, tra cui quello del prossimo 29 aprile con il filosofo Dario Antiseri e il prof. Flavio Felice ordinario di storia delle dottrine politiche dell’Università del Molise. L’importante premio, nato nel 1988, è presieduto da Stefano Iorfida, si articola in varie sezioni, tra cui la sezione Studi Storici “Domenico Spanò-Bolani” di cui è responsabile il dott. Fabio Arichetta. Nella sua lunga storia è stato conferito a personalità del mondo della cultura nazionale e internazionale (cfr. https://www.anassilaos.it/il-premio/). La struttura del premio si avvale di un Comitato Scientifico esterno che comprende numerosi docenti universitari e studiosi, italiani ed europei, di diversi ambiti e discipline. In un breve volger di anni la manifestazione ha conquistato la stima e l’apprezzamento del mondo della cultura, dell’arte, del giornalismo, l’attenzione delle Istituzioni locali e nazionali. Ne fanno fede i prestigiosi patrocini di cui il Premio si è avvalso nel corso degli anni: l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che ha concesso nelle due ultime edizioni la Medaglia del Presidente; il Patrocinio della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica che hanno concesso targhe e medaglie di rappresentanza, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell’Istruzione Università e Ricerca e dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo nonché i Patrocini delle Regioni Calabria e Sicilia, delle Provincie e dei Comuni di Reggio Calabria e Messina. A tali prestigiosi patrocini ha fatto seguito l’adesione al Comitato d’Onore delle più alte Cariche dello Stato.
Biografia del vincitore: Giuseppe Ferraro, (Longobucco 1985), ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università della Repubblica di San Marino, docente di storia e filosofia. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, dove è anche responsabile della sezione scuola e didattica. È deputato di Storia patria per la Calabria, redattore della rivista «Giornale di Storia contemporanea» e «Rassegna storica del Risorgimento», condirettore rivista «Stratigrafie del Paesaggio». Dal 2018 è membro del Centro studi “Paolo Prodi” per la Storia costituzionale (Università di Bologna). Le sue ricerche hanno ricevuto importanti riconoscimenti nazionali tra i quali: “Spadolini-Nuova Antologia” a Firenze, “P.P. D’Attorre” a Ravenna, “Troccoli Magna Graecia” e “Amaro Silano” in Calabria. La sua monografia Il prefetto e i briganti (Le Monnier-Mondadori) ha ricevuto anche la menzione speciale al premio “Sele d’oro” ed è stata nel 2017 tra le cinque finaliste nazionali dell’Opera prima Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Collabora con il Dizionario biografico degli italiani della Treccani e con l’enciclopedia internazionale 1914-1918-online. International Encyclopedia of the First World War. La sua attività riguarda anche la Didattica della storia, l’Educazione civica e la formazione docenti, in questo contesto è membro della commissione didattica nazionale della Società italiana per lo studio della storia contemporanea e dell’Istituto “F. Parri” di Milano. Attualmente è direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano-Comitato Provinciale di Cosenza. Nei suoi lavori si è occupato di Risorgimento, brigantaggio, classi dirigenti, Prima guerra mondiale, colonialismo italiano in Africa, fascismo, Resistenza, internati militari italiani nei campi di prigionia nazisti.