Un successo strepitoso quello dell’edizione 2022 della Festa della Donazione, la rievocazione storica organizzata dall’Associazione Comunalia insieme all’Amministrazione Comunale, che ripropone la donazione del Castrum Miromanum, da parte del Principe normanno Ugo di Chiaromonte, al vescovo di Cassano all’Jonio nel 1101.
Tantissimi i visitatori e i turisti che hanno riempito le strade di Mormanno sin dalle ore pomeridiane, in attesa dell’inizio della manifestazione che ha visto la sfilata del corteo storico, i Tamburi di Moncerviero e la presenza degli sbandieratori di Cava de’ Tirreni.
I cortei, partiti da punti diversi del borgo, si sono poi congiunti nella splendida cornice di Villa San Rocco, coinvolgendo il sagrato della omonima chiesa per inscenare l’iconico momento della donazione del Castrum, simboleggiando un sodalizio giunto fino a noi sui passi della storia. A suggellare il gemellaggio con il Comune di Chiaromonte la presenza dei sindaci delle due comunità che, sulle orme di questo documento così importante, intendono continuare la tradizione.
“Siamo soddisfatti di questa edizione – hanno dichiarato il presidente ed il vice presidente dell’Associazione Comunalia, rispettivamente Maria Maradei e Luigi Perrone – che, nonostante le attenzioni osservate a causa del Covid, ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo che la nostra associazione culturale si prefigge: valorizzare il borgo e promuoverne le tradizioni e la cultura”.
“L’obiettivo è quello di alzare ogni anno, sempre, più, la qualità di questa manifestazione – hanno invece dichiarato gli amministratori del borgo, il sindaco Paolo Pappaterra ed il consigliere delegato Flavio De Barti – è per questo che vorremmo, a partire dal prossimo anno, sdoppiare la manifestazione in due giornate: la prima proprio a Chiaromonte, inscenandola sulla partenza del Principe Ugo, ed il giorno dopo il suo arrivo a Mormanno e l’incontro con il Vescovo per la donazione dell’antico documento”. Un ambizioso progetto, questo, che vede la più ampia collaborazione da parte del sindaco di Chiaromonte, Valentina Viola: “non può esistere nessun futuro per le nostre comunità se non si conosce la storia da cui proveniamo”.