“Secondo il sindaco Voce probabilmente le parole bastano, probabilmente non serve piu’ dare il buono esempio e che quello che e’ accaduto puo’ passare in cavalleria”. Lo ha detto la deputata del M5S Vittoria Baldino, oggi alla Camera dei Deputati, sull’aggressione del sindaco Voce ai danni del consigliere comunale Ioppoli che sono valse le dimissioni del primo cittadino, poi ritirate.
“Il sindaco – ha aggiunto Baldino – si e’ ripresentato in Comune come se nulla fosse e alle sollecitazioni dei consiglieri comunali di opposizione presso il prefetto non hanno ricevuto alcuna risposta e questo e’ gravissimo – rimarca Baldino. La domanda al ministro dell’Interno, a cui chiediamo un’informativa, e’ questa: esiste ancora un’agibilita’ democratica all’interno del Comune di Crotone? Perche’ un Comune dove il confronto politico degenera in violenza non e’ un luogo sicuro, libero, aperto al confronto ne’ per gli eletti ne’ per gli stessi cittadini. Quale esempio diamo ai giovani, alle famiglie, alle scuole, soprattutto dopo quanto accaduto ieri con il ministro Valditara in Aula? Si vuole far passare il messaggio che il confronto e’ una finzione, che “se non la pensi come me ti faccio stare zitto con la forza”? Che le istituzioni sono il luogo della prepotenza e non il luogo del confronto civile?. Questa non e’ una vicenda locale – ha continuato la parlamentare – perche’ e’ una ferita aperta all’istituzione comunale che dovrebbe essere la casa dei cittadini, il primo luogo di frontiera dove si incontrano le istituzioni e i cittadini, il luogo piu’ vicino alle persone dove la politica dovrebbe mostrare il suo volto migliore e non quello peggiore. Invece assistiamo ad un sindaco che perde il controllo, che confonde il ruolo istituzionale con uno scontro da bar e pretende di governare senza contraddittorio e quando c’e’ contraddittorio si degenera in violenza”.
Secondo Baldino “Governo e parlamento non possono restare in silenzio. E’ in discussione la tenuta democratica quindi chiediamo un’informativa urgente al ministro perche’ ci dica: quali accertamenti sono stati avviati; se il prefetto e’ intervenuto ed in che modo; se esistono le condizioni per garantire il funzionamento dell’ente; se esistono le condizioni per eventuali atti consequenziali ma soprattutto che cosa sta succedendo nelle nostre istituzioni ? Perche’ questo non e’ il primo episodio di violenza ai danni di consiglieri comunali da parte di un sindaco. E’ il segnale – ha concluso – di un clima che sta cambiando e di un modo di intendere il potere come arroganza, abuso e sopraffazione”.
