La lettera aperta di Emilio Errigo*
“Cari cittadini calabresi, illustri colleghi, stimati amici,
il destino ha una sua geometria che spesso sfugge alla nostra comprensione immediata. Dopo aver operato in diverse parti d’Italia e d’Europa con gradi e ruoli istituzionali di grande importanza per me, quarantacinque anni più tardi il mio percorso mi ha riportato nella mia Calabria.
Il 16 gennaio 2023 il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, mi ha voluto al suo fianco per imprimere una accelerata al corretto funzionamento e dare una nuova spinta operativa ad ARPACAL, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, affidandomi l’incarico di Commissario Straordinario. Otto mesi più tardi, il 14 settembre 2023, il Governo nazionale ha chiesto e ottenuto la mia disponibilità a servire il Paese in altre vesti, conferendomi la responsabilità di Commissario Straordinario di Governo per il Sito di Interesse Nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria.
Due tappe di un cammino che mi ha riportato a casa, non più come un giovane in cerca di affermazione altrove, ma come servitore delle istituzioni chiamato a restituire competenza ed esperienza alla mia terra. Una vita spesa al servizio dello Stato, intrecciata con la consapevolezza di chi non ha mai dimenticato le proprie radici.
Quando ho accettato questo incarico, l’ho fatto con la volontà profonda di restituire qualcosa alla Calabria, la terra che mi ha dato i natali, che ha forgiato i miei valori e che porto nel cuore in modo incondizionato.
Concludo oggi, in piena e leale condivisione con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il mio mandato di Commissario Straordinario di Governo, come stabilito dal DPCM di nomina, al termine di due anni intensi, straordinari e – consentitemi – storici.
Due anni in cui abbiamo realizzato quello che per venticinque anni non si era riusciti a fare: abbiamo dato un vero avvio, reale, visibile e concreto, alla bonifica di uno dei SIN più complessi d’Italia e una delle aree da bonificare più inquinate d’Europa. Il 18 agosto 2025 rimarrà una data scolpita nella storia ambientale della Calabria: le prime tonnellate di rifiuti non pericolosi hanno iniziato il loro viaggio verso lo smaltimento definitivo, segnando l’inizio di un processo di vero risanamento.
Non erano più accettabili giustificazioni, non erano più consentiti rinvii. E infatti non li ho accettati.
Desidero esprimere la mia più profonda e sentita gratitudine al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia Meloni, che ha creduto in me dotandomi per decreto di tutti gli strumenti per affrontare con efficacia una sfida di tale portata.
Al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, che nella sua recente comunicazione ha voluto riconoscere “lo spirito collaborativo e di estremo impegno” profuso nel mio mandato, definendolo “esempio lodevole per le generazioni presenti e future soprattutto sul territorio interessato della Regione Calabria”. Parole che rappresentano per me il più alto riconoscimento istituzionale del lavoro svolto.
Un sentito ringraziamento all’On. Roberto Occhiuto che da Presidente della Regione Calabria, per primo ha creduto nella possibilità di un ritorno proficuo alla mia terra, affidandomi la guida di ARPACAL. La sua visione lungimirante e la fiducia accordatami hanno rappresentato il primo, fondamentale tassello di questo percorso di servizio alla Calabria. Anche nei momenti di maggiore tensione, quando le diverse vedute sulle modalità di intervento si sono fatte più evidenti, il confronto tra noi si è sempre mantenuto nei binari della lealtà istituzionale e del reciproco rispetto.
Un doveroso riconoscimento va alle Autorità Giudiziarie e ai Magistrati incontrati a più riprese che, con la loro vigilanza e il loro controllo di legalità, hanno contribuito a mantenere sempre alta la mia attenzione, il livello di trasparenza e correttezza procedurale. La loro presenza costante è stata sempre alta garanzia di legittimità per ogni azione intrapresa.
Grazie a tutti i Deputati e Senatori della Repubblica, rappresentanti parlamentari del territorio, di ogni schieramento politico, e in modo particolare al Presidente e ai componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, per il coraggio, la costanza e la dedizione con cui hanno condotto un’indagine così approfondita. Le audizioni svolte, i sopralluoghi effettuati, i passi mossi nella trasparenza istituzionale costituiscono un contributo prezioso che resta e resterà inciso nella storia del SIN di Crotone. Grazie per aver messo al centro il bene comune, la tutela ambientale, la difesa della salute e della dignità dei cittadini: il vostro lavoro onora l’impegno pubblico.
La mia riconoscenza più accorata va alle Forze Armate e alle Forze di Polizia, senza il cui supporto nulla di quanto realizzato sarebbe stato possibile. All’Arma dei Carabinieri, che ha fornito un’assistenza operativa straordinaria, dimostrando ancora una volta di essere pilastro insostituibile dello Stato democratico. All’Esercito italiano, che ha garantito l’invio di mezzi e uomini ed una cornice di sicurezza indispensabile per operazioni delicate. Ai colleghi della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, che hanno monitorato sempre tutto ed applicato con rigore e competenza le direttive operative. Quando qualcuno ha sollevato perplessità sul mio coinvolgimento delle Forze Armate e di Polizia, ha dimostrato di non comprendere la vera natura di queste istituzioni: non sono mai “contro” i cittadini, ma sempre “con” i cittadini. Rappresentano la spina dorsale dello Stato che funziona, quella parte di Repubblica che sa trasformare le direttive in azione concreta.
Desidero inoltre rivolgere un cordiale arrivederci al Presidente pro tempore dell’Autorità di Sistema Portuale, il dott. Andrea Agostinelli, la cui collaborazione istituzionale è stata sempre preziosa e costruttiva. Un pensiero riconoscente va anche al Comandante della Direzione Marittima della Calabria del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e al Capitano di Vascello, Comandante del Compartimento Marittimo di Crotone, per l’impegno instancabile e il sostegno offerto nelle fasi più delicate del mandato. Non meno importante è il ringraziamento che intendo rivolgere ai Direttori compartimentali delle Ferrovie dello Stato e di ANAS, che hanno garantito disponibilità e collaborazione in un contesto tanto complesso. Con sincera stima saluto i cari amici Vigili del Fuoco, sempre pronti a intervenire con professionalità e dedizione, e i dirigenti e funzionari del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Sicilia e la Calabria, il cui contributo tecnico-amministrativo ha rappresentato un pilastro fondamentale per la riuscita delle attività intraprese.
Ma il successo di questi due anni non sarebbe stato possibile senza un gruppo di persone straordinarie che hanno scelto di scommettere su questo progetto, lanciandosi con me in un’esperienza complessa e dal futuro incerto. A loro va la mia riconoscenza più profonda e personale. Ai miei stretti collaboratori della Struttura Commissariale (essa stessa costituita su una mia precisa volontà accolta dal Legislatore), uomini e donne che hanno accettato di condividere giorno e notte le fatiche, le preoccupazioni e le responsabilità di un mandato senza precedenti: avete dimostrato che esistono ancora persone disposte a mettere la competenza al servizio del bene comune, anche quando il prezzo da pagare è alto in termini di impegno personale e professionale.
Un ringraziamento particolare ai giuristi, ai legali, agli avvocati dello Stato e ai professori universitari che hanno saputo percorrere le impervie ma rigorose vie del diritto per fornirmi i migliori consigli e l’assistenza più qualificata possibile. In un settore dove ogni decisione deve essere misurata sotto il profilo giuridico, la vostra competenza è stata la bussola che ci ha guidato attraverso le complessità normative più intricate. Avete saputo trasformare la complessità del diritto ambientale in strumento operativo concreto.
La mia gratitudine va ai vertici, ai dirigenti e funzionari e ai membri operativi del Ministero dell’Ambiente, dell’Istituto Superiore di Sanità, di SOGESID, di ISPRA, e di ARPACAL che si sono impegnati con dedizione nelle questioni della bonifica del SIN di Crotone. Senza il vostro supporto tecnico-scientifico, senza la vostra capacità di tradurre le direttive politiche in azione amministrativa concreta, nulla di quanto realizzato sarebbe stato possibile. Avete dimostrato che quando le competenze tecniche si mettono al servizio di un progetto chiaro, i risultati arrivano.
Ringrazio infinitamente il Presidente di ENI SpA e, in modo particolare, l’Amministratore delegato di ENI Rewind SpA, i vertici e i referenti di ogni grado e livello di tutti i soggetti obbligati alla bonifica che, nonostante le complessità normative, operative e le pressioni di ogni genere, hanno messo a disposizione le loro strutture, professionalità e competenze tecniche. Collaborare con loro ha dimostrato che quando si opera nel solco della legalità e della franchezza, i risultati possono essere conseguiti anche in contesti difficilissimi.
La mia gratitudine va anche ai rappresentanti di tutti gli enti territoriali – Consiglio Regionale, Consigli Comunali, Province – che hanno fatto della bonifica del SIN un tema centrale del dibattito politico-amministrativo. Che abbiano accolto positivamente o negativamente le mie sollecitazioni, hanno sempre dimostrato di considerare la questione degna della massima attenzione istituzionale.
Un ringraziamento va al Presidente della Provincia di Crotone e al Sindaco di Crotone che, pur avendo richiesto in più occasioni le mie dimissioni mantenendo ferma tale posizione senza mai revocarla, non hanno mai fatto mancare la collaborazione istituzionale necessaria al buon esito di tante operazioni utili. Li ringrazio per la grande ospitalità accordata e per un confronto sempre schietto e senza giri di parole, che ha contribuito a mantenere chiare le rispettive posizioni.
Un grazie sentito va a tutti gli organi di stampa, ai giornalisti della carta stampata, della televisione e del web che hanno seguito – e seguiranno – con attenzione costante questa complessa vicenda. So bene quanto sia difficile tradurre in linguaggio comprensibile questioni che spaziano dal diritto amministrativo alla chimica industriale, dalle procedure di gara alle normative europee sui rifiuti. Vi ringrazio per aver offerto, con la vostra attenzione – di parte o equilibrata che fosse – un autentico servizio pubblico. Perché informare i cittadini su questioni che riguardano la loro salute e il futuro del loro territorio è una missione essenziale. Anche quando le vostre valutazioni sono state critiche, avete contribuito a tenere alta l’attenzione su un problema che per troppi anni era rimasto nell’ombra.
Comprendo le difficoltà di chi deve raccontare una storia lunga venticinque anni in poche righe di cronaca, di chi deve spiegare l’urgenza di decisioni che qualcuno ha considerato affrettate. Il vostro lavoro ha permesso ai calabresi di seguire, passo dopo passo, una vicenda che li riguarda direttamente. Per questo, al di là delle diverse sensibilità e orientamenti, la vostra professione ha reso un servizio insostituibile alla democrazia e alla trasparenza.
E permettetemi un ringraziamento particolare anche a coloro che hanno contestato il mio operato, che hanno manifestato in piazza, che hanno sollevato obiezioni, che hanno espresso perplessità o dissenso. La vostra opposizione è stata preziosa, perché ci ha costretti a verificare continuamente la bontà delle decisioni, a rafforzare le mie argomentazioni, a cercare sempre soluzioni migliori e più condivise possibili. La democrazia si nutre del confronto, anche aspro, purché rimanga nel solco della legalità e del rispetto istituzionale. Chi ha contestato le mie scelte ha contribuito, spesso senza saperlo, a rendere più solido e inattaccabile il nostro operato. Per questo, anche a voi va il mio rispetto.
La mia immensa gratitudine va certamente a tutti quei cittadini onesti (tantissimi per fortuna), a quelle associazioni, a quegli intellettuali calabresi che hanno compreso lo spirito e le finalità del mio operato, sostenendomi nei momenti più complessi. Il vostro sostegno è stato il carburante della mia determinazione.
Lascio con orgoglio una situazione amministrativa e contabile trasparente, frutto del rigore necessario nella gestione delle risorse pubbliche affidate al SIN di Crotone. Ogni scelta finanziaria è stata improntata alla massima correttezza e oculatezza, nella consapevolezza che i soldi pubblici rappresentano un bene comune da tutelare con assoluta responsabilità. Mi auguro che questo patrimonio di serietà e disciplina amministrativa venga preservato e che le risorse oggi a disposizione siano impiegate con la stessa meticolosità, esclusivamente per il bene del territorio e della salute dei cittadini.
Ed ora permettetemi alcune considerazioni personali sulla distinzione tra Buona Politica e quella che potremmo chiamare “mala politica”, tra Buona Vita e “mala vita”. La Buona Politica è, a mio avviso, quella che sa distinguere tra l’urgente e l’importante, che non confonde il consenso immediato con il bene comune duraturo. È quella che sa prendere decisioni difficili anche quando impopolari, che antepone la salvaguardia della salute pubblica alle convenienze elettorali. Nella Buona Politica un Commissario Straordinario non è chiamato a mediare tra interessi contrapposti, ma a far rispettare la legge dello Stato. Sa che certi problemi richiedono soluzioni, non compromessi politici. La mala politica, invece, è quella che preferisce il rinvio all’azione, quella che accarezza l’immobilismo, che considera ogni decisione autoritativa come un’offesa alla propria capacità di “mediazione”. È quella che sonnecchia da decenni e si è svegliata solo per opporsi.
Auguro Buona Politica a chi ha scoperto improvvise vocazioni ambientaliste solo quando si è trattato di decidere dove smaltire i rifiuti. L’ambiente è certamente sacro, ma diventa davvero tale solo quando si passa dalle parole ai fatti.
Auguro Buona Politica a chi spera ora in una nuova gestione del SIN più… diciamo… flessibile rispetto a quanto sia stata la mia.
E veniamo alla Buona Vita. La Buona Vita, a mio modo di vedere le cose, è quella di chi sa che certe battaglie vanno combattute non perché convenienti, ma perché giuste. È la vita di chi riesce a dormire sonni tranquilli sapendo di aver fatto tutto il possibile per lasciare alle generazioni future una terra più pulita. La Buona Vita è quella di chi comprende che il servizio alle istituzioni non è un privilegio da gestire, ma un dovere da onorare. È la vita di chi sa che la vera autorevolezza nasce dalla coerenza tra quello che si dice e quello che si fa. La mala vita, invece, è quella di chi antepone sempre la convenienza personale al bene comune, che confonde la furbizia con l’intelligenza, la mediazione con il compromesso. È la vita di chi sa benissimo quali sono i problemi, ma preferisce non risolverli per non disturbare equilibri consolidati.
In questi due anni ho confermato dentro me che quando hai come unico faro la legge – non le convenienze ma la legge dello Stato – puoi diventare scomodo. La legge non conosce sfumature discrezionali quando si tratta di tutelare la salute pubblica, non ammette deroghe quando è in gioco l’ambiente, non concede sconti a nessuno quando si deve far rispettare la Costituzione.
In questa esperienza ho imparato che la politica è l’arte del possibile, mentre un Generale della Guardia di Finanza considera possibile solo quello che è necessario secondo la legge. Due logiche apparentemente incompatibili, soprattutto quando bisogna prendere decisioni che toccano interessi consolidati.
Ma voglio dire una cosa importante: la Calabria, quando ne ha l’opportunità, sa esprimere competenza, rigore e risultati concreti. Ho avuto l’onore di vederlo con i miei occhi.
Credo e spero che questo mandato mi abbia permesso di restituire qualcosa di importante alla mia terra, di dimostrare che un figlio di Calabria può servire lo Stato con lo stesso rigore con cui ha servito per una vita, ovunque fosse chiamato.
Che la Calabria non ha bisogno di compatimento o di trattamenti speciali, ma solo di essere messa nelle condizioni di esprimere quel che realmente è, con dignità.
Quando qualcuno, in futuro, vi dirà che “le cose qui vanno così”, che “bisogna essere più calmi e pazienti”, che “Roma è lontana e non capisce”, ricordategli che i calabresi possono dimostrare che si può fare diversamente. Che la legalità non è un lusso, ma un diritto per tutti. Che lo Stato, quando funziona, funziona ovunque.
Certamente avrò dimenticato di menzionare qualcuno che meritava un ringraziamento, e di questo mi scuso. Tuttavia, rimarrò sempre attento e appassionato delle dinamiche della Calabria, osservatore dell’evolversi della situazione del SIN di Crotone, curioso del suo futuro, nella certezza che non mancheranno occasioni di confronto per continuare a servire, ciascuno nel proprio ruolo, questa terra che amiamo.
Giungo al termine di questo mandato senza rimpianti. Non di una singola decisione, non di una sola parola scritta, non di una firma apposta. Perché se quelle firme, se quelle decisioni sono servite o serviranno ad evitare anche solo una malattia in più, o una vita spezzata, a causa degli agenti inquinanti che da decenni infestano il nostro territorio, io continuerò a sentire per sempre di aver fatto il mio dovere.
La bonifica del SIN di Crotone è iniziata. Mi auguro sia l’inizio di un processo inarrestabile, perché la macchina è veramente in moto. Altri la guideranno, con altri metodi, altre sensibilità, altre priorità.
Al referente ministeriale che mi succederà – come annunciato dal Ministro Pichetto Fratin – auguro di poter attingere dal bagaglio di esperienza accumulato, ma soprattutto di avere sempre la forza di scegliere la strada giusta, anche quando è la più difficile. Anche quando nessuno gliene sarà immediatamente grato.
A tutti voi, cari calabresi: non smettete mai di pretendere. Non smettete mai di credere che la nostra terra meriti fermezza, verità, legalità e giustizia. Non accontentatevi mai della mala politica o della mala vita. Pretendete sempre la Buona Politica e aspirate sempre alla Buona Vita.
La Calabria lo merita. I calabresi lo meritano. Le future generazioni lo esigono.
Con rispetto immutato, gratitudine sincera e la certezza di aver servito con onore,
*Commissario Straordinario di Governo per il SIN di Crotone