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I bimbi della Magnolia vanno anche in piscina per imparare a essere più autonomi e responsabili

Cuffia, occhialini e braccioli, tutti in acqua! Si scrive piscina, si legge educazione all’autonomia e alla responsabilizzazione. La nuova attività promossa dal Polo dell’Infanzia Magnolia per i suoi piccoli e piccolissimi allievi è divertente, promuove l’attività fisica e stimola dal basso a seguire corretti stili di vita.
METODO RIBADITO: ESPERIENZE NUOVE DENTRO E FUORI CONTESTO DIDATTICO
Anche questa nuova iniziativa – dichiara la direttrice della Magnolia, la pedagogista Teresa Pia Renzo – segue l’approccio ed il metodo preferito dalla struttura accreditata che si ispira ai modelli nordeuropei: promuovere esperienza all’interno e fuori dal contesto didattico (outdoor education) impreziosendo di nuove opportunità gli stessi programmi ministeriali. Gli obiettivi continuano ad essere questi: formare ed educare bambini e bambine a seguire una sana alimentazione, a rispettare e tutelare l’ambiente e gli animali, a combattere la sedentarietà e a preferire una vita dinamica e salutare, che è anche più divertente.
PRIORITÀ: RAFFORZARE L’EDUCAZIONE A CORRETTI STILI DI VITA
Oltre all’ora di educazione motoria con esercizi a corpo libero a Scuola, ogni giovedì e per 60 minuti i piccoli della Magnolia vengono seguiti nella piscina semi-olimpionica all’interno del Palaeventi di via Candiano, allo scalo di Rossano, gestita dal presidente Annarita Caputo, da un istruttore che si dedica solo a loro, coadiuvato da due educatrici del Polo Magnolia. Nelle due vasche riservate agli speciali allievi i bambini imparano a nuotare o a migliorare la tecnica e la coordinazione nei movimenti; prendono confidenza e acquisiscono sicurezza, in alcuni casi anche affrontando e superando eventuali paure dell’acqua. E poi l’attività in piscina favorisce l’inclusione, la collaborazione e la sana competizione.
T.RENZO: PERCHÉ SENZA MAMMA E PAPÀ, SI IMPARA A CAVARSELA DA SÈ
Il momento della piscina, senza l’aiuto della mamma e del papà, è anche importante – conclude la Renzo – per imparare a cavarsela da sé: a svestirsi e rivestirsi; ad allacciarsi le scarpe e a riporre nella propria borsa ed in ordine ciò che è stato utilizzato per il nuoto. –

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