Danni da fauna selvatica e richieste di indennizzi per centinaia e centinaia di migliaia di euro. E tempi di risarcimento per gli agricoltori ad oggi molto lunghi.
E l’allarme lanciato da Villa Rendano a Cosenza in occasione del convegno ‘Fauna selvatica: approccio multidisciplinare per prevenirne i danni nel rispetto della biodiversità’, organizzato dall’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Cosenza e dall’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Cosenza. Un appuntamento che ha permesso di mettere a confronto varie esperienze e studi sulle cause dell’emergenza fauna selvatica e sulle azioni messe in campo per mitigarne i danni. Si tratta di una vera e propria emergenza, che sta mettendo in ginocchio tutta la filiera agricola che soffre anche per la lentezza e la parzialità dei risarcimenti messi in campo dalle Regioni e dai Parchi nazionali alle prese anche con i divieti di caccia nelle aree protette.
In particolare secondo quanto emerso nel corso del convegno la gran parte dei danni è causata dai cinghiali, ma anche da lupo e istrice. E nel 2023 le richieste di indennizzi per danni ammontano a circa 1,7 milioni di euro per la Regione Calabria, 500mila euro per il Parco del Pollino e un milione di euro per il Parco della Sila.
I tempi di risarcimento ad oggi sono molto lunghi, specie per le aree di competenza ATc (Ambito territoriale caccia) di fatto di competenza regionale. Il Parco del Pollino è più veloce con il pagamento a 95 giorni in media.
Il convegno si è avvalso dei contributi di docenti dell’Università Federico II di Napoli, del Criuv, centro di ricerca veterinaria della Regione Campania e della progettazione in materia dei Parchi del Pollino, della Sila e del Cilento. In conclusione la tavola rotonda con i rappresentanti delle Associazioni di categoria agricole che hanno sollecitato interventi immediati denunciando la grave crisi del settore per i danni da fauna selvatica.
La presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Cosenza Anna Palucci e il presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Cosenza Michele Santaniello, al termine dei lavori, hanno sottolineato come il convegno debba rappresentare il punto di partenza per tracciare un percorso di un’attività che coinvolga tutti i soggetti interessati alle difficoltà create dalla fauna selvatica e che in particolare la Regione Calabria si attivi per istituire un organo permanente in grado di dare risposte immediate e concertate all’annoso problema.