“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
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Naufragio nello Jonio, Fiorita: “Il dovere del cordoglio e quello della verità”

“Ancora morti e dispersi nello Jonio. Donne, uomini, bambini. Muore il presente e muore anche il futuro. Ancora una volta, nel “nostro” mare, la speranza si fa tragedia. Per noi di Catanzaro che due anni fa un viaggio della speranza lo abbiamo guardato negli occhi, per fortuna senza dover contare morti, il primo dovere è quello del cordoglio più sincero per le vittime di oggi e della piena solidarietà ai superstiti. Ma sarebbe un dovere monco, se non si accompagnasse al dovere della verità. Non è un destino cinico e baro, quello fa dei nostri mari un cimitero. I cadaveri non sono l’effetto collaterale di qualcosa di ineluttabile. Muoiono gli ultimi, i più disgraziati, perché l’Europa non intende farsi carico del fenomeno migratorio. Mancanza di visione, egoismi, piccoli interessi di bottega politica, cinismo, sono gli ingredienti di una miscela micidiale che noi e non altri abbiamo preparato. Una Guardia Costiera costretta a intervenire in emergenza piuttosto che poter intervenire per tempo nel quadro di un servizio di soccorso pianificato è un dato inaccettabile. Su questo dovremmo interrogarci. Perché il cordoglio e il dolore sono qui e ora ma non possono più valere preventivamente anche per il domani”. Lo afferma in una nota Nicola Fioritasindaco di Catanzaro. 
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