“Non esistono i coraggiosi, solo persone che accettano di andare a braccetto con la loro paura” - Luis Sepúlveda
HomeCalabriaReggio CalabriaDroga nella Piana di Gioia Tauro, il procuratore di Palmi: "Inchiesta impossibile...

Droga nella Piana di Gioia Tauro, il procuratore di Palmi: “Inchiesta impossibile senza le intercettazioni”

“E’ stata importante la collaborazione dei cittadini dimostrata dall’intervento del padre di una ragazza che per ragioni umane ha ritenuto di doversi rivolgere alle istituzioni. Questo ci fa ben sperare in una svolta per la Calabria. Solo attraverso l’emersione, anche con denunce spicciole di fatti familiari, riusciamo a poter garantire un presidio di legalità e un controllo del territorio”.

A dirlo il procuratore della Repubblica di Palmi Emanuele Crescenti in merito all’operazione “Perseverant” che stamattina ha portato al blitz dei carabinieri con 18 arresti di cui 9 in carcere e 9 ai domiciliari, nata dalla denuncia del padre di una ragazza che faceva uso di droghe. Il magistrato ha ribadito anche che “resta alta l’attenzione sui fenomeni di droga. Qui siamo in una situazione che è borderline con la criminalità organizzata il cui affare principale è quello della droga. Siamo riusciti a lavorare – ha aggiunto – su quelli che sono gli aspetti limitrofi, sulla territorialità spicciola delle singole operazioni di spaccio”. Nel corso dell’inchiesta, i carabinieri hanno scoperto una piantagione di marijuana nascosta in un bunker occultato 3 metri sotto terra.

“La Calabria – ha detto Crescenti – è terra dove non soltanto arriva e si smercia la droga ma dove si ci si preoccupa anche di coltivarla. C’è un’attività anche di formazione. Non sono rare le indagini in cui scopriamo la coltivazione di marijuana e la creazione dello stupefacente con tecniche spesso raffinate”. Se la denuncia del padre di una ragazza ha dato il via alle indagini, queste non sarebbero state possibili senza le intercettazioni.

Proprio per questo, il procuratore di Palmi ne ribadisce l’importanza: “Dismetterle o anche soltanto limitarle nella ricerca della prova, significa fare un passo indietro di anni, di decenni. Sono strumentazioni tecniche altamente valide. Senza le intercettazioni sarebbe stata impossibile un’inchiesta di questo tipo. Sarebbe stata molto più limitata, più costosa e probabilmente anche meno garantista per le persone indagate”.

Articoli Correlati