“Con Rutte abbiamo discusso nell’ultimo Consiglio Ue in maniera molto pragmatica e forse con una visione comune sul fatto che la questione migratoria va affrontata partendo dalla difesa dei confini esterni e dalla lotta ai trafficanti, tema che per quanto riguarda l’Italia diviene ancor più rilevante all’indomani della tragedia di Cutro”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa dopo l’incontro con il primo ministro olandese Mark Rutte.
Sulla stessa lunghezza d’onda, il premier dei Paesi Bassi, che ha dichiarato: “”La migrazione richiede un approccio europeo efficiente. Questo terribile naufragio di settimana scorsa con decine di persone annegate ha dimostrato maggiormente l’urgenza di prevenire questo tipo di tragedia, di dover fare una lotta unita contro i trafficanti di esseri umani. Dobbiamo demolire questo business disumano”.
“Dobbiamo armonizzare la politica sui visti – ha aggiunto Rutte – e essere più presenti in Africa. Vogliamo vedere cosa possiamo fare per raggiungere degli accordi”.
“Dallo scambio di lettere fra Meloni e von der Leyen abbiamo capito che bisogna arrivare a un contesto europeo, anche questo è un risultato concreto dopo il disastro del naufragio” di Cutro. “Domani i ministri degli Esteri e dell’Immigrazione si incontreranno in Europa, concretamente parleranno di tre punti centrali: come fare in modo che questo sistema cinico degli scafisti possa essere smontato; come fare per migliorare le operazioni delle entità private; e cosa possiamo fare per implementare la differenza fra migrazione primaria e secondaria. C’è una corresponsabilità – ha aggiunto il primo ministro olandese – fra Paesi di primo arrivo e di transito, dobbiamo trovare degli accordi. Paesi Bassi e Italia non saranno d’accordo su tutto, ma dobbiamo e possiamo collaborare bene a livello umano, fra persone, fra Paesi del Nord e del Sud d’Europa, dobbiamo essere il motore che fa continuare a funzionare per arrivare a delle soluzioni”.