Non un concerto jazz, né un tributo rock, ma una scarica elettrica di pura, imprevedibile arte. Ieri sera, al Teatro Politeama di Catanzaro, Paolo Fresu con “Heroes – Omaggio a David Bowie” (GUARDA QUI IL TRAILER DELLO SPETTACOLO: https://youtu.be/N_e6BDifRBs), ha illuminato la XXII edizione del Festival d’Autunno, fondato e diretto da Antonietta Santacroce. L’evento ha perfettamente interpretato il tema di quest’anno della rassegna, “CambiaMenti. Linguaggi senza tempo”, con una potenza e un’emozione inaspettata, dimostrando che un linguaggio è eterno solo se ha il coraggio di cambiare.
Quella che il quintetto ha portato in scena è stata una contaminazione incandescente: il jazz non ha “addomesticato” Bowie, ma lo ha liberato in una nuova forma, potente e imprevedibile. In una serata a lungo attesa non si sono vissute emozioni create da brani immortali, ma si è assistito a una vera e propria metamorfosi della musica.
L’inizio intimo e la svolta rock
La serata si è aperta in un’atmosfera quasi sacrale: i musicisti, avvolti da fasci di luce blu, hanno creato una dimensione sonora intima. A spezzare il silenzio, i vocalizzi di Petra Magoni che hanno anticipato il primo brano, “This is not America”, che ha subito impostato il tono riflessivo e profondo della rilettura ricercata da Fresu.
Quella magia è svanita in un attimo, lasciando spazio a un’esplosione sonora, definendo l’idea di un concerto, lontano dai crismi classici e contenuti della performance jazzistica tradizionale. Il quintetto, composto da cinque eccelse personalità, ha suonato con la potenza e la dinamicità di un gruppo rock consumato, offrendo arrangiamenti sempre brillanti e sorprendenti, in grado di ritagliarsi il proprio spazio solistico.
Quell’inizio ha anticipato una esplosione sonora. Con “Heroes – Omaggio a David Bowie” Fresu ha cancellato ogni aspettativa da “concerto jazz classico”. La band ha suonato con la potenza, il groove e l’energia di una vera macchina rock. Sul palcoscenico cinque anime libere si sono fuse in un suono unico e dinamico, con arrangiamenti sempre brillanti e sorprendenti, in cui ciascuno ha saputo ritagliarsi il proprio spazio solistico.
Il Carisma Scenico e la Squadra Stellare
Al centro della scena, la cantante Petra Magoni ha dato prova non solo delle sue indubbie doti canore e della versatilità interpretativa, ma anche di una spiccata attitudine da rocker. La sua è stata una vera e propria performance teatrale, una manifestazione di “sana follia”, eclettismo e imprevedibilità. Mentre la band spingeva il volume e il ritmo, la Magoni si muoveva, usava il corpo per comunicare l’emozione, trasformando il palco in un proprio spazio vitale.
E se l’attitudine era rock, il merito va in parte anche alla chitarra di Francesco Diodati che, con i suoi interventi solistici, ha messo in mostra una sensibilità rock potente e tagliente. Emblematico l’assolo su “Rebel Rebel”, uno dei momenti di maggiore impatto sonoro in scaletta.
Paolo Fresu, con la sua tromba lirica e profonda, ha saputo mettersi splendidamente al servizio della “squadra”. Ora al centro della scena, ora lasciando spazio ai compagni, si è distinto per i suoi interventi misurati che hanno cesellato il suono da lui ricercato. Le sue note acute si libravano nel cielo del Politeama, e spesso tesseva un fitto dialogo con il trombone di Filippo Vignato. La sezione ritmica formata da Francesco Ponticelli, il cui contrabbasso ha offerto un’apertura solenne di “Life on Mars” e Christian Meyer, protagonista di un assolo di batteria trascinante su “Little wonder” ha garantito la dinamicità e la potenza richieste dal progetto.
Momenti salienti: tra intimità e teatro
La scaletta ha toccato diversi universi sonori di Bowie. “Where are we now” è stata una pausa più lenta e meditativa; l’intima e commovente lettura di “Life on Mars”, eseguita dai soli Magoni, Diodati e Ponticelli, ha esaltato il lato melodico e drammatico del brano. “Warszawa”, ha permesso a Fresu e Vignato di esplorare atmosfere cinematiche e sperimentali.
Il culmine emotivo è arrivato con “Space Oddity”, introdotta da un accenno di “Ragazzo solo, ragazza sola”, versione italiana dello stesso brano. Qui, Petra Magoni ha messo in scena un momento di teatro puro: uscendo dal palco e rientrando attraversando la platea, si è rivolta direttamente al pubblico ripetendo l’urlo del Major Tom: “Can you hear me?”. Salita sul palco, si è sdraiata a terra, rotolando sulle assi del Teatro Politeama, calandosi completamente nella disperazione dell’astronauta perduto. L’emozione è continuata nella cupa “Blackstar”, l’ultima, profetica opera di Bowie.
Momenti Salienti: Tra Intimità e Teatro
Un’esibizione magistrale e trascinante, sfociata in un finale che è stato un autentico trionfo. “Let’s dance” ha fatto partecipare il pubblico battendo le mani a ritmo. Ma l’apice è arrivato con il bis, l’inno eponimo “Heroes”, un crescendo emotivo che ha travolto la gente in un’onda di entusiasmo.
L’interminabile applauso finale è stato il giusto riconoscimento a un’esibizione memorabile, che ha dimostrato non solo l’eccellenza tecnica dei musicisti, ma anche la forza vitale e trasformista dell’arte di David Bowie, perfettamente filtrata attraverso la visione audace di Paolo Fresu.
Consumata la prima giornata del week end del Festival d’Autunno, questa sera, sabato 25 ottobre, alle ore 21, al Teatro Politeama di Catanzaro, si proseguirà con Alice nel suo spettacolo “Master Songs”, in cui oltre a proporre brani del suo repertorio, riserverà una particolare attenzione alla canzone d’Autore nostrana.
Domenica 26 ottobre, al Museo Marca di Catanzaro, alle ore 18, Arianna Porcelli Safonov con il suo monologo “Picchiamoci” metterà in mostra la sua ironia pungente e dissacratoria.
Il Festival d’Autunno è realizzato in collaborazione con importanti partner istituzionali, tra cui Regione Calabria – Calabria Straordinaria, Comune di Catanzaro, Camera di Commercio e Fondazione CARICAL, a testimonianza del suo ruolo centrale nella proposta culturale del territorio.
I biglietti del Festival d’Autunno sono disponibili presso la segreteria, sita in Via Jannoni a Catanzaro (di fronte al Teatro Politeama), sul sito www.festivaldautunno.com, su TicketOne e direttamente sul luogo dell’evento il giorno dello spettacolo dalle ore 15:30 in poi. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 351.7976071 o scrivere alla mail segreteria@festivaldautunno.com.
