«Con l’intitolazione del Centro Tecnico Federale a “Simone Neto Dell’Acqua”, la città ritrova uno dei pezzi più importanti della sua storia calcistica. Si tratta di una ricongiunzione simbolica, al termine di un lungo percorso, che restituisce alla comunità un campo dove hanno giocato generazioni di reggini. Un risultato reso possibile grazie all’impegno, alla responsabilità e all’abnegazione dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà».
Lo hanno affermato in una nota i Consiglieri di Maggioranza che hanno poi proseguito: «Non possiamo dimenticare l’emozione negli occhi di chi, tanti anni fa, ha calcato quel campo in terra battuta, né la gioia dei giovani che, sabato scorso, hanno inaugurato la nuova e moderna struttura, completamente riqualificata e resa oggi un qualificato Centro Tecnico Federale della FIGC. Il nome di Simone Neto resterà impresso nel cuore della città, insieme a quello di tanti giovani che, come lui, hanno perso troppo presto una dura battaglia con la vita»
«Questa struttura diventa così simbolo non solo della memoria, ma anche della rinascita del quartiere di Ciccarello – hanno chiarito i consiglieri – scelto come sede del primo Centro Federale della provincia di Reggio Calabria e secondo a livello regionale. Un quartiere che in passato veniva ricordato solo come una discarica a cielo aperto e che oggi è al centro dell’attenzione dell’Amministrazione, attraverso i progetti PINQUA, le attività nell’area dell’ex Polveriera e significativi investimenti con fondi europei».
«Di fronte a questa conquista per l’intera città, che rappresenta il primo passo di un percorso destinato a coinvolgere anche le strutture sportive di Catona, Pellaro, Archi, Gallico e Bocale, per fare di Reggio una capitale europea dello sport, stupisce constatare come un ristretto gruppo di esponenti del centrodestra continui a criticare invece di riconoscere i risultati raggiunti. Invece di avanzare proposte o contribuire costruttivamente all’azione amministrativa, alla quale, peraltro, appartengono, preferiscono scrivere comunicati inutili e offensivi, denigrando un lavoro svolto con fatica e dedizione per restituire un bene alla collettività» hanno spiegato i consiglieri.
«Soggetti sempre più isolati – concludono i consiglieri – come dimostra la partecipazione al triangolare inaugurale del consigliere di opposizione Demetrio Marino, e la presenza istituzionale della senatrice della Lega, Tilde Minasi. È arrivato il momento di fare chiarezza: questi consiglieri devono decidere se indossare la maglia della città e contribuire, nel rispetto del proprio ruolo politico, alla costruzione di un progetto condiviso, oppure continuare a restare a bordo campo, limitandosi a puntare il dito con sterile qualunquismo».