“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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Il Comune di Mileto non sarà sciolto per mafia. La decisione del Consiglio dei Ministri: “Non c’è ingerenza criminalità organizzata”

Il Consiglio dei ministri ha deciso di non sciogliere per infiltrazioni mafiose il Comune di Mileto. L’ente, attualmente guidato dal sindaco Fortunato Salvatore Giordano, che proprio a giugno scorso ha iniziato il suo secondo mandato, continuerà ad operare sotto la normale gestione politico-amministrativa.

Secondo quanto deciso dal Cdm, dalle risultanze della commissione di accesso agli atti, insediatasi a palazzo dei Normanni l’11 dicembre del 2023, non sarebbero emersi “concreti, univoci e rilevanti elementi su forme di condizionamento ed ingerenza della criminalità organizzata di tipo mafioso nella gestione dell’attività amministrativa delle passate giunte, con particolare riferimento a quelle precedenti al sindaco Giordano, a sua volta eletto nel maggio del 2019 a capo di una lista civica sostenuta in campagna elettorale da Forza Italia”.

La decisione di inviare gli investigatori al comune era stata adottata a seguito dell’operazione antimafia “Maestrale-Carthago” coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri che aveva fatto emergere una situazione criminale particolarmente grave nella città di Mileto e nelle frazioni, con il coinvolgimento di politici e dipendenti dell’ente locale.

L’unico scioglimento per mafia del Comune del vibonese,allo stato,resta quello del 2012.

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