“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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Tropea reinveste in servizi le entrate turistiche

Funzione pedagogica e di cittadinanza del management dell’identità. Valore e ritorno economico diretto del governo della bellezza e degli investimenti in marketing territoriale. Incremento diffuso della qualità della vita come esito finale e costante della visione politico-istituzionale e dell’azione amministrativa. Cosa hanno in comune questi tre metodi ed obiettivi amministrativi e come essi possano e debbano rappresentare le stesse facce e direzioni di un unico percorso e di una unica missione può sintetizzarlo bene la completata riqualificazione di Piazza Cannone; anzi la trasformazione in una vera e propria piazza elegante e bella di quella che di fatto era una via seppur nevralgica e centralissima nella fruizione turistica del Principato.

 

È quanto dichiara il Sindaco Giovanni Macrì sottolineando che anche questo importante intervento, su uno degli spazi della città più iconici e passeggiati in tutti i mesi dell’anno, è stato progettato e realizzato grazie ed attraverso l’utilizzo integrale di risorse di bilancio comunale, frutto di un’efficace ed efficiente pianificazione e gestione delle finanze locali e del costante reinvestimento in azioni di riqualificazione e miglioramento dei servizi al cittadino ed all’ospite delle importanti entrate derivanti direttamente dal governo ordinato dei flussi e dell’attenzione turistica internazionale sulla destinazione turistica.

– Con un valore aggiunto.  I circa 450 mila euro di lavori ultimati hanno, infatti, consentito – spiega il Sindaco – non soltanto di realizzare una radicale trasformazione di quello spazio urbano ma di mettere mano, anche in questo così come in interventi precedenti nel centro storico, alla fatiscente e compromessa rete idrico-fognaria. Quest’ultima è stata completamente sostituita e migliorata grazie alla sua segmentazione (con rubinetti d’arresto) che consentirà ad esempio di effettuare, laddove necessari, interventi chirurgici e interruzioni circoscritte nell’erogazione idrica in caso di emergenze (senza dover lasciare a secco l’intera città come purtroppo accaduto in passato). Senza considerare – scandisce – la complessiva migliore qualità del servizio idrico e soprattutto il ritorno di sicurezza, derivante dal complementare rifacimento dei sotto servizi connessi alla riqualificazione della Piazza, per tutta l’iconica e fragile rupe tropeana, la cui stabilità da sempre è minacciata proprio dalla quantità e diffusione molto spesso irrintracciabile di infiltrazioni di acqua.

 

E per rafforzare l’ispirazione della Piazza ridisegnata ed il legame della Città col mito greco-classico di Ercole, che la leggenda vuole anche fondatore di Tropea, al centro della nuova agorà è stata collocata una delle 100 teste di Ladone, il drago posto a difesa del Giardino delle Esperidi con le mele d’oro regalato da Zeus ad Era e sconfitto dall’eroe omerico con l’aiuto di Atlante nella sua undicesima fatica; un richiamo, un omaggio ed un inno a quella parte di identità magnogreca – sottolinea – che non soltanto rappresenta una quota importate del complessivo valore esperienziale dell’immagine turistico-culturale della nostra regione ma che dovrebbe essere chiave di lettura di una costante e militante azione di comunicazione pubblica interna per rafforzare il senso di appartenenza alla propria storia e ridurre, purtroppo soprattutto nelle declinazioni turistiche, ogni forma di oicofobia e di inutile scimmiottamento di cliché d’importazione. Perché – conclude Macrì – non c’è marketing territoriale senza storia e senza identità.

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