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Il caso dell’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria finisce in Parlamento. Interrogazione della deputata Orrico (M5S): “Fare chiarezza su recenti scelte”

“Il destino dell’Università per stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria merita maggiore chiarezza ed una prospettiva di respiro. Lo meritano la città, gli studenti, chi ci lavora”.

Lo afferma la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento 5 stelle.

“L’ateneo – dice Orrico – è una delle tre università del Paese dedicate allo studio della lingua e della cultura italiana per cittadini stranieri ed ha svolto negli anni un ruolo importante nella promozione del nostro patrimonio culturale attirando studenti di provenienza internazionale e contribuendo, al contempo, al prestigio culturale della città di Reggio Calabria e dell’intera regione.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è vissuto un periodo di particolare incertezza in cui l’istituzione culturale ha affrontato difficoltà significative con importanti ripercussioni non solo sulla didattica quanto sulla governance della stessa sfociate in controversie legali ed amministrative fra più soggetti antagonisti.

A riprova di ciò – prosegue l’esponente pentastellata – le recenti scelte, su cui anche il Ministero dell’Università e della ricerca avrebbe chiesto chiarimenti, riguardanti la nomina del nuovo rettore e le modifiche al regolamento dell’Università che prevederebbero, addirittura, il cambio del nome con la perdita del riferimento alla città di Reggio Calabria e l’ingresso di soci privati legati la mondo degli atenei telematici, non paiono sintomo di una gestione ottimale.

Per tutte queste ragioni – conclude Anna Laura Orrico – ho presentato una interrogazione alla ministra Bernini affinché, nei limiti dei poteri del dicastero da lei guidato e nel rispetto dell’autonomia delle università, operi iniziative atte a dipanare il conflitto amministrativo in essere alla Dante Alighieri in modo da garantire una governance stabile ed efficace che possa, soprattutto, rilanciarne l’attività didattica”.

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