L’appuntamento in Aspromonte, sotto le querce di Africo antico, è per il 18 agosto 2024. Per il settimo anno, in un luogo simbolo, ci si ritroverà a riflettere, discutere, condividere. Quest’anno il filo conduttore per il raduno di “Gente in Aspromonte” è il tema “Al sud non ci sono montagne. Dall’abbandono alla rigenerazione delle terre alte”. «Sotto le Querce non c’è il genio che risolve tutto, non c’è un’organizzazione perfetta, un comportamento inappuntabile. Ci siamo noi, da ogni parte del Paese. Il fatto straordinario è riunirci a un popolo antico, un popolo che non voleva disfarsi del senso di umanità, del legame con la natura, che aveva una propria idea, su tutto. Il popolo degli uomini e delle donne, non della competizione, del successo, del correre. Staremo tutti insieme, alla pari. Come sempre staremo a casa. Come ogni anno ci tornerò giurando che sarà l’ultima volta, poi lo so che non si possono dare le spalle alle Querce degli spiriti» scrive Gioacchino Criaco, autore di una letteratura dalle radici aspromontane, rilanciando un invito sempre aperto a tutti.
Qui di seguito il programma:
Rifugio Carrà (Africo antico), Aspromonte, domenica 18 agosto 2024.
Ore 8,30 arrivo dei partecipanti al Rifugio Carrà
Ore 9,00 in cammino verso i luoghi degli Africoti (passeggiata semplice di tre
ore, alla riscoperta del paesaggio, dei suoi segni, della natura, delle tracce delle
attività umane, guidata da Francesco Bevilacqua e Sabine Ment).
Obbligatoria la prenotazione.
Ore 12,00 rientro al rifugio ed inizio della conversazione: introducono Francesco
Bevilacqua (giornalista e scrittore), Matteo Marini (docente Università della
Calabria), Bella Dicks (docente Università di Cardif) Florindo Rubbettino
(editore, imprenditore).
Ore 14,00 pausa pranzo (il pranzo è offerto da Insieme per Africo).
Ore 15,00 discussione.
Ore 18,00 conclusioni di Gioacchino Criaco (giornalista e scrittore).
Ore 19,00 etno-musica di Valentino Santagati.
Ore 19,30 cena (il pranzo è offerto da Insieme per Africo)
Saluti istituzionali del Sindaco di Africo Domenico Modaffari e del Commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte Renato Carullo.
Il Rifugio Carrà si raggiunge da Bova con la strada che sale verso i Campi di
Bova, scende nell’alta Valle della Fiumara Amendolea e, al bivio segnalato,
piega a destra (a sinistra si va verso Roghudi antico). Quest’ultimo tratto di
strada è sterrato (circa km 3) ma recentemente è stato quasi completamente
sistemato, sicché è percorribile con qualunque mezzo.