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Reggio, lavori Corso Garibaldi: Marcello Cammera assolto dopo aver rinunciato alla prescrizione

“Nella giornata di ieri, il Tribunale penale di Reggio Calabria, presieduto dalla Dr.ssa Elsie Clemente, ha assolto l’arch. Marcello Cammera – comunica in una nota l’avvocato difensore Massimo Canale – “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di non avere osservato le prescrizioni impartite dalla soprintendenza dei beni ambientali di Reggio Calabria durante i lavori di pavimentazione del Corso Garibaldi.

L’accusa aveva chiesto la condanna alla pena di due mesi di reclusione.

Cammera, – all’epoca dei fatti dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria, – era stato tratto a giudizio unitamente a un altro dipendente del Comune di Reggio Calabria e ai titolari dell’impresa esecutrice dei lavori sull’assunto che i lavori per la nuova pavimentazione della principale strada cittadina fossero stati eseguiti senza i dovuti accorgimenti volti a tutelare il basolato lavico preesistente.

La corposa attività dibattimentale protrattasi per oltre cinque anni ha permesso alla difesa dell’ex dirigente comunale di dimostrare attraverso specifiche prove documentali l’infondatezza dell’accusa; per di più, la difesa ha potuto chiarire tramite i propri consulenti tecnici che l’intero appalto si è svolto nella massima regolarità.

L’arch. Marcello Cammera durante il processo a proprio carico aveva rinunciato alla prescrizione del reato contestatogli chiedendo di essere giudicato e quindi dimostrare la propria innocenza e la insussistenza delle accuse formulate a suo carico.

Tutti i reggini rammentano il clamore di quella vicenda, – conclude l’avvocato nella nota –  culminata nel sequestro della principale strada cittadina da parte della magistratura con conseguente fermo dei lavori; ora- con la medesima enfasi – si prenda atto della assoluta correttezza del Dirigente comunale, ingiustamente accusato di un reato inesistente. Al contempo sembra doveroso fare presente che l’aspetto attuale del Corso Garibaldi è stato determinato dai ripetuti mutamenti di orientamento della Soprintendenza di Reggio Calabria che avendo prescritto una serie di varianti al progetto originario ha causato ciò che è sotto gli occhi di tutti: una pavimentazione differenziata per tratti stradali e priva di qualsiasi armonia. Per di più, a causa dell’aumento del costo delle lavorazioni imposte dalla soprintendenza, non risultano realizzati i percorsi tattili per i non vedenti e il completamento del tunnel dei servizi originariamente previsti”.

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