Sono stati avviati nelle scorse settimane i lavori per la riqualificazione della scuola elementare di Bocale, periferia sud di Reggio Calabria. Questa mattina il sopralluogo da parte dell’Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune, Lucia Nucera, insieme alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Cassiodoro Don Bosco, Eva Nicolò, ed il Direttore del Consorzio Macramè, Giuseppe Carrozza,in qualità di promotori del processo di riqualificazione dello storico edificio, lo scorso anno dal Comune di Reggio Calabria, perla realizzazione di un polo per l’infanzia, nell’ambito del progetto”Giochiamo a crescere” che coinvolge anche i Comuni di Gioiosa Ionica e Taurianova. Presente anche Giovanni Pitrolo Gentile, presidente coop Casa di Miryam cooperativa sociale di tipo B socio di Macramè che favorisce l’inserimento lavorativo di ex tossicodipendenti e si sta occupando dei lavori di riqualificazione della struttura scolastica.
“Finalmente inizia a prendere corpo l’idea pensata qualche anno fa dal Consorzio Macramè di concerto con l’Amministrazione comunale reggina che ci sta consentendo di realizzare questa splendida iniziativa. Grazie all’impegno del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’Assessore alle Politiche Comunitarie del tempo, Giuseppe Marino, il progetto proposto dal Consorzio quando ricoprivo il ruolo di Assessore alle Politiche Sociali diventerà presto una solida realtà del nostro territorio. Ci tengo a ringraziare anche la Dirigente Scolastica Eva Nicolò per la proficua collaborazione che ha offerto nei confronti di questo progetto. Il settore dell’infanzia, dell’educazione e della socialità dei più piccoli è uno degli ambiti strategici sui quali l’Amministrazione comunale vuole puntare di più. E siamo felici di farlo, in questo caso, grazie alla collaborazione di una realtà preziosa e virtuosa come il Consorzio Macramè”.
Il progetto Giochiamo a Crescere, promosso dal Consorzio, ha coinvolto ben 17 partner del territorio metropolitano di Reggio Calabria. E’sostenuto da “Con i Bambini” grazie al bando “Un passo avanti” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, pensato per coinvolgere la comunità educante, e non solo, nei territori d’intervento per affrontare le sfide della povertà educativa e aumentare le opportunità di crescita per tutti.
Grazie a “Giochiamo a Crescere”, oltre quello di Reggio Calabria, sono in fase di allestimento altri due poli per l’infanzia, quello di Gioiosa Ionica e quello di Taurianova, spazi di ideazione e sperimentazione dei servizi educativi per i minori di 0-6 anni. “La nostra idea dei poli d’infanzia – ha spiegato Giuseppe Carrozza in rappresentanza del Consorzio Macramè – è quella di presidi territoriali di contrasto alla povertà educativa dove pubblico e privato non profit lavoreranno insieme. Nei Poli – spiega ancora Carrozza – potremo sperimentare il modello Gac, dal nome del progetto, un nuovo metodo educativo di servizi all’infanzia. È innovativo sia per l’approccio pedagogico – perché si basa sul gioco, sulle emozioni e sulla esperienza sensoriale – sia per la forma di governance pubblico-privato non profit”.
“Il Polo di Reggio Calabria è localizzato a Bocale presso una scuola elementare non più utilizzata da diversi anni dove sono in corso i lavori di ristrutturazione – ha spiegato ancora Carrozza – ci teniamo a ringraziare l’Amministrazione comunale che ha aderito fin da subito ed in maniera entusiasta alla proposta nel corso del 2019,confermando la propria presenza nel progetto attraverso un apposito atto deliberativo che nel contempo ha reso disponibile l’immobileper le finalità del polo d’infanzia nel periodo di quattro anni previsto per l’ attuazione del progetto. Il progetto – ha concluso Carrozza – coinvolgerà oltre 200 minori di età 0-6 anni e altrettante famiglie, operatori sociali, personale educativo,insegnanti dei tre comuni partner. I tre poli saranno gestiti dagli enti del terzo settore (associazioni e cooperative) con i comuni, le scuole, le università del progetto”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla Dirigente Scolastica Eva Nicolò, che a margine del sopralluogo si è detta “compiaciuta per l’avvio di questo processo” che porterà – ha spiegato – “alla realizzazione di tre poli per l’infanzia che costituiranno una risorsa veramente preziosa per i diritti dei bambini e delle loro famiglie, con un miglioramento della qualità della vita e che contribuiranno ad alimentare lo sviluppo di una cultura educativa per l’infanzia. La frequenza di un servizio per l’infanzia nella vita di un bambino piccolo non solo produce profonde trasformazioni a livello relazionale ed esperienziale nel piccolo ma ha una ricaduta positiva sul mondo familiare. La disponibilità di un servizio di buona qualità, cui affidare con fiducia il proprio bambino rappresenta un elemento fondamentale per garantire alle donne la possibilità di riprendere o intraprendere un’attività lavorativa dopo essere diventate madri. È, quindi, un importante strumento per raggiungere la parità di genere ed elevare le condizioni economiche delle famiglie. Per questo, continueremo a lavorare con entusiasmo a sostegno di questo progetto nell’ottica della rete educativa e della sinergia interistituzionale”.